Operazione Vengeance parte Seconda guerra mondiale | |||
---|---|---|---|
Lꞌammiraglio Isoroku Yamamoto saluta i piloti navali giapponesi a Rabaul il 18 aprile 1943: morì poche ore dopo lo scatto. | |||
Data | 18 aprile 1943 | ||
Luogo | Isole Salomone | ||
Esito | Vittoria americana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
| |||
Effettivi | |||
| |||
Perdite | |||
| |||
Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
L'operazione Vengeance ("Vendetta" in inglese), organizzata dagli Stati Uniti d'America per il 18 aprile 1943, si svolse nei cieli delle isole Salomone durante la seconda guerra mondiale con lo scopo di uccidere l'ammiraglio Isoroku Yamamoto, comandante in capo della Flotta Combinata della Marina imperiale giapponese. Si trattò di un'imboscata aerea allestita grazie alle decrittazioni dei codici della Marina imperiale e autorizzata dai massimi vertici militari delle forze armate statunitensi: per l'intercettazione furono radunati, a Guadalcanal, diciotto caccia Lockheed P-38 Lightning, da poco in servizio attivo.
L'intercettazione avvenne a sud di Bougainville: i P-38, in numero superiore ai sei caccia Mitsubishi A6M "Zero" della scorta, riuscirono ad abbattere sia il bombardiere Mitsubishi G4M "Betty", che trasportava l'ammiraglio, sia il velivolo gemello che aveva a bordo il capo di stato maggiore di Yamamoto, contrammiraglio Matome Ugaki. Quest'ultimo sopravvisse allo schianto del G4M in mare, mentre Yamamoto rimase invece ucciso; il suo corpo e i rottami del bombardiere furono rinvenuti nella giungla di Bougainville il giorno successivo. La sua scomparsa inflisse un duro colpo al morale della Marina imperiale nipponica.
I piloti americani sostennero di aver abbattuto, durante la missione, tre bombardieri bimotori e due caccia giapponesi, ma le cifre ufficiali di questi ultimi parlano di due soli bombardieri abbattuti. Vi sono controversie su chi fu il pilota americano che abbatté l'aereo su cui volava Yamamoto, ma la maggior parte degli storici moderni accreditano il colonnello Rex T. Barber.