Ottone II di Sassonia | |
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Ottone II in trono, miniatura tratta dal Registrum Gregorii, 983 circa. Chantilly, Museo Condé. | |
Imperatore dei Romani | |
In carica | 7 maggio 973[1] – 7 dicembre 983 |
Incoronazione | Roma, 25 dicembre 967 |
Predecessore | Ottone I |
Successore | Ottone III |
Re dei Franchi Orientali | |
In carica | 7 maggio 973[2] – 7 dicembre 983 |
Incoronazione | Aquisgrana, 26 maggio 961 |
Predecessore | Ottone I |
Successore | Ottone III |
Re degli Italici | |
In carica | 25 dicembre 980 – 7 dicembre 983 |
Predecessore | Ottone I |
Successore | Ottone III |
Nascita | Sassonia, 955 circa |
Morte | Roma, 7 dicembre 983 |
Luogo di sepoltura | Grotte Vaticane |
Dinastia | Dinastia ottoniana |
Padre | Ottone I |
Madre | Adelaide di Borgogna |
Consorte | Teofano Scleraina |
Figli | Adelaide Sofia Matilde Ottone III una sorella gemella di Ottone III |
Ottone II di Sassonia (Sassonia, 955 circa – Roma, 7 dicembre 983) fu re dei Franchi Orientali dal 961 alla morte, re degli Italici dal 980 alla morte e imperatore dei Romani dal 973 alla morte.
In giovane età, Ottone fu elevato a co-re nel 961 e co-imperatore nel 967 da suo padre, Ottone il Grande, al fine di assicurare la sua successione. Ottone II fu l'unico sovrano del periodo post-carolingio a essere elevato a imperatore mentre il padre era ancora in vita. Quando Ottone I morì dopo trentasette anni di governo, Ottone, che aveva solo diciotto anni, divenne unico sovrano.
Durante il suo regno operò una graduale riorganizzazione nel Sud dell'impero. Escludendo la linea bavarese dei Liudolfingi dalla regalità, rafforzò il potere imperiale e assicurò la successione di suo figlio omonimo. Il tentativo di includere tutta l'Italia nel dominio imperiale portò a conflitti con Saraceni e Bizantini nell'Italia meridionale. La campagna di Ottone contro i Saraceni si concluse con una catastrofica sconfitta a Capo Colonna nel 982, seguita poco dopo dall'insurrezione slava del 983, una grave battuta d'arresto nella cristianizzazione e sottomissione degli Slavi. La morte improvvisa dell'imperatore all'età di ventotto anni in Italia e la conseguente crisi dell'impero plasmarono nei posteri l'immagine di un sovrano sfortunato. Fu inoltre l'unico sovrano tedesco a essere sepolto a Roma.