«A Mediolanum ogni cosa è degna di ammirazione, vi sono grandi ricchezze e numerose sono le case nobili. [...] La città si è ingrandita ed è circondata da una duplice cerchia di mura. Vi sono il circo, dove il popolo gode degli spettacoli, il teatro con le gradinate a cuneo, i templi, la rocca del palazzo imperiale, la zecca, il quartiere che prende il nome dalle terme Erculee. I cortili colonnati sono adornati di statue di marmo, le mura sono circondate da una cinta di argini fortificati. Le sue costruzioni sono una più imponente dell'altra, come se fossero tra loro rivali, e non ne diminuisce la loro grandezza neppure la vicinanza a Roma.»
Palazzo imperiale di Milano Mediolanum | |
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I resti del palazzo imperiale di Mediolanum che si trovano nella moderna via Brisa, dell'epoca dell'imperatore Massimiano, che sono situati in un'area verde musealizzata. | |
Civiltà | antichi Romani |
Utilizzo | residenza imperiale |
Stile | romano |
Epoca | III secolo |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Milano |
Scavi | |
Date scavi | 1951-1962 |
Amministrazione | |
Ente | soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano |
Visitabile | Sì |
Sito web | milanoarcheologia.beniculturali.it/ |
Mappa di localizzazione | |
Il palazzo imperiale romano di Milano fu una residenza imperiale costruita dall'imperatore Massimiano quando Mediolanum (la moderna Milano) diventò capitale dell'Impero romano d'Occidente, ruolo che ebbe dal 286 d.C. al 402 d.C.[1] Nell'occasione Massimiano abbellì la città con vari monumenti, e una parte considerevole della città (quella occidentale, una vera e propria città nella città) fu riservata al palazzo imperiale e al suo quartiere, che era la residenza dell'imperatore e della sua corte, e che comprendeva locali di rappresentanza e amministrativi, nonché terme private, presidi militari fissi, luoghi di culto privati e aree residenziali.
Come di consuetudine i palazzi imperiali romani avevano un accesso diretto al circo, in modo che l'imperatore potesse recarvisi senza uscire per strada. Mediolanum non fu eccezione, visto che venne creato un passaggio coperto e protetto tramite il quale l'imperatore poteva accedere all'adiacente circo romano di Milano. Nei documenti il palazzo imperiale romano di Milano, il cui quartiere aveva un'estensione totale di 80 000 metri quadri, è citato come palatium o regia. Il palazzo imperiale fu gradualmente abbandonato tra la fine del dominio longobardo e la prima metà del X secolo, con la completa demolizione che avvenne prima della fine del secolo citato: da questo momento in poi il palazzo imperiale di Milano scompare anche dai documenti, fermo restando che se n'è conservata la memoria nel nome della chiesa di San Giorgio al Palazzo, luogo di culto cattolico situato nella moderna piazza San Giorgio al Palazzo, lungo l'asse di via Torino, che risale al XII secolo.
Il quartiere del palazzo imperiale romano di Milano era compreso tra le moderne corso Magenta, via Santa Maria alla Porta, via Santa Maria Fulcorina (queste ultime coincidenti con l'antico decumano massimo) e via Torino (l'antico cardo massimo), tra Porta Ticinese romana e Porta Vercellina romana. Le imponenti murature del palazzo imperiale sono state rinvenute nelle moderne via Brisa, piazza Mentana, via Morigi, via Sant'Orsola, via Borromei, via Gorani e piazza Borromeo. Principalmente sono state trovate fondazioni, alcuni muri fuori terra e parti di pavimenti decorati. Rinvenuti grazie a scavi effettuati tra il 1951 e il 1962, i resti del palazzo nella moderna via Brisa sono facilmente visibili perché situati in un'area verde all'aperto musealizzata. Nelle moderne via Gorani e piazza Borromeo sono stati invece rinvenuti alcuni resti di cortili porticati, ovvero dell'elemento architettonico che costituiva la base del complesso architettonico del palazzo imperiale romano di Milano.
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