Palus Caprae

Mappa relativa alla morfologia dell'area romana al momento della fondazione della città. La Palus Caprae è lo specchio d'acqua quasi circolare all'interno dell'ansa del Tevere, in alto a sinistra.

La Palus Caprae[1] (in latino, "Palude della capra") era uno specchio d'acqua all'interno del Campo Marzio. Secondo una delle versioni della morte di Romolo - attestate da Livio[2] e Plutarco[3] -, in prossimità di questo luogo egli ascese al cielo, mentre passava in rassegna l'esercito.

Prende probabilmente il nome da un caprifico sulle sue sponde, sacro a Giunone Caprotina, dove veniva celebrato il sacrificio di un capro durante i Caprotinia.

  1. ^ In Ovidio, Fasti, II, 491 è attestata la forma Capreae.
  2. ^ Livio, Ab Urbe condita, I, 16, 1
  3. ^ Plutarco, Vite parallele, "Romolo", 27, 6-9

Palus Caprae

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