La Palus Caprae[1] (in latino, "Palude della capra") era uno specchio d'acqua all'interno del Campo Marzio. Secondo una delle versioni della morte di Romolo - attestate da Livio[2] e Plutarco[3] -, in prossimità di questo luogo egli ascese al cielo, mentre passava in rassegna l'esercito.
Prende probabilmente il nome da un caprifico sulle sue sponde, sacro a Giunone Caprotina, dove veniva celebrato il sacrificio di un capro durante i Caprotinia.