Paronomasia

La paronomasia[1] (dal latino tardo paronomasia a sua volta dal greco παρονομασία paronomasía «mutamento di nome», composto da παρά pará, «presso», e ὀνoμασία onomasía, «denominazione»[2]), detta anche bisticcio di parole, annominazione[3] o parechesi, è una figura retorica che consiste nell'accostare due o più parole che abbiano suono molto simile (differendo per una o due lettere) ma significato diverso[4]. Le due parole in questione si chiamano paronimi.

Si possono distinguere due tipi di paronomasia: la paronomasia apofonica e quella isofonica. La prima è basata sull'alternanza vocalica nella radice della parola (risica ~ rosica); la seconda sull'uguaglianza dei suoni su cui cade l'accento (traduttore ~ traditore)[3][5].

Può essere usata per rendere perentoria l'associazione tra due concetti, per esaltare la musicalità di un verso o per scopi umoristici (gioco di parole). Ricorre spessissimo nel linguaggio della pubblicità e nei marchi commerciali (l'esempio forse più noto è Coca-Cola).

  1. ^ Si pronuncia alla latina /paronoˈmazja/: cfr. DOP Archiviato il 15 dicembre 2013 in Internet Archive.; Bice Mortara Garavelli accetta anche la pronuncia alla greca /paronomaˈzia/.
  2. ^ Giacomo Devoto, Dizionario etimologico. Avviamento alla etimologia italiana, Milano, Mondadori, 1989, ISBN 978-8-80-051025-7.
  3. ^ a b Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica, Milano, Bompiani, 2000, ISBN 978-8-84-524750-7.
  4. ^ paronomasia nell'Enciclopedia Treccani, su Treccani.it. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  5. ^ (EN) Roman Jakobson, On linguistic Aspect of Translation (PDF), su Web.Stanford.edu. URL consultato il 27 febbraio 2020.

Paronomasia

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