Phalanx CIWS Mk-15/16 Phalanx | |
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Tipo | CIWS |
Origine | Stati Uniti |
Produzione | |
Data progettazione | 1978 |
Costruttore | General Dynamics |
Costo unitario | $3,8 Milioni[1] |
Descrizione | |
Peso | 6.120 kg |
Calibro | 20 mm |
Munizioni | 20 × 102 mm |
Tipo munizioni | APDS all'uranio impoverito e lega di acciaio al tungsteno |
Cadenza di tiro | 3.000 - 4.500 colpi/min |
Velocità alla volata | 1.100 m/s |
Gittata massima | Più di 1.500 m |
Alimentazione | 1.550 colpi al seguito |
Elevazione | -25/+85 |
Velocità elevazione | 86gr. Sec. E 100 azimuth |
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Il Vulcan Phalanx («falange» in lingua inglese) è un sistema CIWS (Close-in weapon system) sviluppato per la Marina degli Stati Uniti. Esso è diventato non solo un sistema standard per tale forza navale, ma è stato sviluppato anche per essere un apparato semplice e relativamente economico, che può essere installato in maniera agevole su qualunque nave che ne possa sopportare il peso.
Denominato Mk 15/16, esso era la risposta ai sistemi missilistici antinave, specie quelli sovietici che rappresentavano una minaccia diretta.
Nato come programma negli anni '60, in qualità di sistema da usare contro missili e aerei che fossero passati attraverso le difese aeree missilistiche, e con un funzionamento più semplice e rapido del RIM-7 Sea Sparrow, per il Phalanx si pensò di usare un'arma affidabile e veloce come l'M61 Vulcan aeronautico, ma con una sostanziale riduzione della cadenza di tiro, limitata a 3.000 dei 6.000 colpi al minuto della versione aeronautica, e al livello del VADS terrestre, che certamente non è un sistema altrettanto critico.
L'azionamento dell'armamento era automatico con comandi idraulici. Il munizionamento da 20 mm non sembrava peraltro molto efficace. Allora venne utilizzato un tipo di munizione perforante decalibrato con nucleo da 12,7 mm in uranio impoverito, con un sabot in nylon e alluminio (APDS, Armor Piercing Discarding Sabot). La velocità è molto più alta e la traiettoria tesa, per essere più preciso possibile.
Il primo esperimento di dimostrazione del concetto di controllo del tiro, che sfruttava i progressi dell'elettronica e dell'intelligenza artificiale all'epoca disponibili, avvenne già l'anno dopo, nel 1970, allorquando venne sperimentata con successo anche la munizione ad uranio impoverito, che all'epoca era ancora ben poco compreso come tipologia di munizione. Nel 1971 avvenne la prima sperimentazione con il prototipo ma solo al simulatore. Il primo impianto venne messo a bordo della fregata King dal 1973, il primo impiego in azione avvenne nel 1975 quando un sistema a bordo di un vecchio caccia in disarmo, il Cunninghan, distrusse tutte le armi lanciatigli contro.