Prazepam | |
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Nome IUPAC | |
7-cloro-1-(ciclopropilmetil)-5-fenil-1,3-diidro-2H-1,4-benzodiazepin-2-one | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C19H17Cl1N2O1 |
Massa molecolare (u) | 324,8 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 220-975-8 |
Codice ATC | N05 |
PubChem | 4890 CID 4890 |
DrugBank | DBDB01588 |
SMILES | C1CC1CN2C(=O)CN=C(C3=C2C=CC(=C3)Cl)C4=CC=CC=C4 |
Dati farmacocinetici | |
Metabolismo | Epatico |
Emivita | 36-200 ore |
Escrezione | Renale |
Indicazioni di sicurezza | |
Il prazepam è un derivato benzodiazepinico farmacologicamente inattivo. Il suo principale metabolita, il desmetildiazepam o nordazepam (metabolita comune al diazepam), è il responsabile delle attività neurofarmacologiche.[1]
Il prazepam presenta un inizio d'azione lento (4-48 ore) a causa del rilascio ritardato del metabolita attivo. Nel contempo si caratterizza per una lunga durata della attività dovuta alla lunga emivita del metabolita (40-100 ore).
Queste caratteristiche garantiscono una certa protezione nei confronti di un possibile abuso e rendono la benzodiazepina adatta all'assunzione unica giornaliera.
Il demetildiazepam, analogamente ad altri derivati benzodiazepinici, possiede proprietà sedative, ansiolitiche, rilassanti muscolari e anticonvulsivanti che vengono mediate attraverso recettori specifici per le benzodiazepine localizzati a livello del sistema limbico, della corteccia cerebrale e del nucleo talamico.