Il principio di Archimede, che prende il nome dall'omonimo scienziato siracusano che lo enunciò, spiega perché alcuni corpi affondano mentre altri no, affermando che «ogni corpo immerso in un fluido (liquido o gas) in equilibrio subisce una forza diretta dal basso verso l'alto, passante per il centro di massa del volume di fluido (omogeneo) spostato e di intensità equiparabile alla forza-peso del fluido spostato».[1][2]
Come la legge di Stevino per i fluidi incomprimibili, anche la formulazione della spinta di Archimede può essere derivata dalla condizione di equilibrio idrostatico di un fluido.
Di fatto la forza di Archimede è la forza opposta alla forza peso del volume di fluido spostato.