Prosecco | |
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Una bottiglia e un calice di Prosecco | |
Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 18 t |
Resa massima dell'uva | 70% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 9,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 10,50% (prosecco e prosecco frizzante)
11,00% (prosecco spumante) |
Estratto secco netto minimo | 14 g/L |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | 17 luglio 2009 |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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Prosecco è la denominazione di origine controllata che designa il vino a base di glera, di colore bianco nelle tipologie tranquillo, frizzante, spumante, o rosato nella tipologia spumante, prodotto in parte del Veneto e in Friuli Venezia Giulia[1]. Divenuto noto negli anni novanta del Novecento come Prosecco IGT (indicazione geografica tipica), ha conseguito nel 2009 la denominazione di origine controllata (DOC).
Alcune storiche denominazioni di questo vino[2] hanno assunto il marchio DOCG (Montello e Colli Asolani prosecco, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene). Il prosecco è il vino italiano più esportato all'estero.[3][4] Nel 2014 ha superato per la prima volta lo Champagne per numero di bottiglie vendute nel mondo.[5] Dal 2019 le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono inserite nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.[6]
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