Saiga | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Artiodactyla |
Famiglia | Bovidae |
Sottofamiglia | Antilopinae |
Genere | Saiga Gray, 1843 |
Specie | S. tatarica |
Nomenclatura binomiale | |
Saiga tatarica (Linnaeus, 1766) | |
Sinonimi | |
La saiga o antilope delle steppe (Saiga tatarica (Linnaeus, 1766) è un ungulato caratteristico delle steppe eurasiatiche, facilmente riconoscibile per il suo peculiare naso a forma di proboscide. Tradizionalmente, vengono riconosciute due sottospecie: la saiga occidentale, o saiga della Russia (S. t. tatarica), e la saiga orientale, o saiga della Mongolia (S. t. mongolica). Sebbene alcuni tassonomisti considerino queste forme come specie separate, la maggior parte degli studiosi adotta ancora la classificazione in sottospecie.
Dopo aver quasi raggiunto l'estinzione a causa della caccia e del bracconaggio, alimentato anche dalle presunte proprietà terapeutiche delle corna nella medicina tradizionale cinese, le antilopi saiga hanno recentemente mostrato una notevole ripresa demografica. Secondo le stime più aggiornate, la popolazione globale si attesta intorno a 1,9 milioni di individui.[2] Questo incremento ha portato l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a rivedere lo status della specie nella Lista Rossa, passando da «in pericolo critico» (Critically Endangered) a «quasi minacciata» (Near Threatened).[3]
In Mongolia, la sottospecie locale, S. t. mongolica, ha raggiunto una popolazione di 15540 esemplari, il numero più alto registrato da quando sono iniziati i rilevamenti regolari.[4]
Nonostante questi progressi, le antilopi saiga continuano a fronteggiare minacce come il bracconaggio e le malattie. Pertanto, è fondamentale mantenere e rafforzare gli sforzi di conservazione per garantire la sopravvivenza a lungo termine di questa specie unica.