San | |
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Bambini san della Namibia | |
Nomi alternativi | Boscimani |
Luogo d'origine | Africa sudoccidentale |
Popolazione | 90 000 |
I san, un tempo conosciuti come boscimani sono un popolo che vive nel Kalahari (tra Sudafrica, Namibia e Botswana) e che è imparentato con i khoikhoi, con i quali forma il gruppo khoisan. Non hanno un termine per indicare il proprio popolo nel suo insieme: il nome "San" fu loro attribuito dai khoikhoi, nella cui lingua san significa "straniero", "diverso" (rispetto ai khoi).[1] In genere, i Boscimani, difatti, preferiscono farsi chiamare "boscimani" (boesman in afrikaans, bushmen in inglese), sebbene questa denominazione appaia offensiva a molti occidentali (letteralmente significa "uomini della boscaglia").
Le prove archeologiche suggeriscono che i san abitino l'Africa meridionale da almeno 22 000 anni. Insieme ai pigmei dell'Africa centrale, i boscimani sono stati considerati la possibile fonte della linea di discendenza del DNA mitocondriale della Eva mitocondriale.[2] Sono principalmente cacciatori-raccoglitori noti per aver sviluppato un particolare sistema di comunicazione manuale durante la caccia e per cacciare usando frecce avvelenate con la linfa della Euphorbia damarana. Usanza che ha valso loro il soprannome di "uomini-scorpione". Nel moderno Sudafrica, i boscimani sono stati largamente assorbiti (quasi fino alla totale estinzione) nel gruppo dei coloured o griqua (i quali a loro volta hanno avuto origine dall'unione dei boeri con donne khoisan).
Dal 2002 i boscimani del Botswana richiedono un'azione legale al fine di impedire alle autorità di Gaborone di rimuoverli dalla riserva faunistica del Kalahari centrale, terra dei loro antenati. I boscimani sostengono che il governo del Botswana stia tentando di distruggere la loro cultura attraverso la sedentarizzazione forzata e la persecuzione della loro identità culturale.