Secolo dell'umiliazione, chiamato anche Cent'anni di umiliazione nazionale (in mandarino 百年国耻 Bǎinián Guóchǐ), è il termine usato in Cina per riferirsi al periodo di intervento e sottomissione della dinastia Qing e della Repubblica di Cina da parte delle potenze occidentali e dal Giappone dal 1839 al 1949[1].
Il termine appare per la prima volta nel 1915, in un contesto storico caratterizzato dal crescente nazionalismo cinese che si opponeva alle ventuno richieste avanzate dal governo giapponese e alla loro accettazione da parte di Yuan Shikai, presidente della Cina. Successivamente, il Kuomintang (Partito Nazionalista Cinese) e il Partito Comunista Cinese resero popolare questa espressione.
La fine di questo periodo è generalmente attribuita all'istituzione della Repubblica popolare cinese nel 1949. Tuttavia, alcuni intellettuali e politici cinesi affermano che solamente la riconquista di Taiwan[2] potrà porre definitivamente fine al Secolo dell'Umiliazione.