Sei Nazioni 2012 2012 RBS Women's Six Nations Championship | |
---|---|
Competizione | Sei Nazioni |
Sport | Rugby a 15 |
Edizione | 17ª |
Organizzatore | Six Nations Rugby Ltd |
Date | dal 3 febbraio 2012 al 18 marzo 2012 |
Luogo | Galles, Inghilterra, Scozia, Francia, Irlanda e Italia |
Partecipanti | 6 |
Formula | Girone unico |
Risultati | |
Vincitore | Inghilterra (13º titolo) |
Grande Slam | Inghilterra |
Whitewash | Scozia |
Statistiche | |
Miglior marcatore | Emily Scarratt (34) |
Record mete | Michaela Staniford (5) |
Incontri disputati | 15 |
Cronologia della competizione | |
Il Sei Nazioni femminile 2012 (in inglese 2012 Women’s Six Nations Championship; in francese Tournoi des Six Nations féminin 2012) fu l’11ª edizione del torneo rugbistico che vede annualmente confrontarsi le Nazionali femminili di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia, nonché la 17ª in assoluto, considerando anche le edizioni dell’Home Championship e del Cinque Nazioni.
In programma dal 3 febbraio al 18 marzo 2012, tale torneo, insieme a quello successivo del 2013, era anche parte delle qualificazioni alla Coppa del Mondo 2014; infatti, le migliori due squadre della classifica combinata delle citate edizioni di torneo tra Galles, Irlanda, Italia e Scozia (essendo le altre due squadre già ammesse alla competizione) accedettero direttamente alla Coppa del Mondo, mentre invece le ultime due di tale classifica avrebbero dovuto disputarsi la qualificazione in un torneo organizzato dalla FIRA — AER nel 2013 che raccoglieva le migliori classificate di prima e seconda divisione del campionato europeo 2012[1].
Ad aggiudicarsi la vittoria finale fu, per la 13ª volta (7ª consecutiva), l’Inghilterra che, nell’occasione, realizzò anche il suo 12º Grande Slam[2] e chiuse il torneo, prima squadra a compiere tale prestazione nella storia della competizione, senza aver subìto alcuna meta[2].
L’incontro d’apertura tra Irlanda e Galles ad Ashbourne fu sospeso alla fine del primo tempo per via del freddo proibitivo e del campo semighiacciato che, a giudizio dell’arbitro scozzese Kevin White, metteva a rischio l’incolumità delle giocatrici[3]; fu rigiocato un mese più tardi nella stessa sede e vinto dalle irlandesi (peraltro in vantaggio per 10-3 al momento della sospensione del precedente incontro) con il punteggio di 36-0.
A chiudere in coda al torneo fu la Scozia, al suo secondo whitewash consecutivo[4], che rimase a zero punti per le prime quattro partite e segnò i suoi unici punti nel torneo a Rovato contro l’Italia nell’incontro perso 12-29 dalle britanniche. Per quanto riguardava altresì le qualificazioni mondiali, la classifica provvisoria delle pretendenti a un posto alla Coppa del 2014 vedeva in testa l’Irlanda e, a seguire, Galles, Italia e Scozia.
Per la prima volta nella sua storia il torneo ebbe copertura televisiva: nel Regno Unito Sky Sports trasmise in diretta gli incontri interni dell’Inghilterra[5], mentre France Télévisions fece lo stesso per l’incontro interno delle transalpine contro le loro rivali d’Oltremanica che si tenne allo Stadio Charléty di Parigi[6].