Sequoia[1] | |
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Sequoia sempervirens | |
Stato di conservazione | |
In pericolo[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Cupressaceae |
Genere | Sequoia Endlicher |
Specie | S. sempervirens |
Nomenclatura binomiale | |
Sequoia sempervirens Don, Endlicher, 1847 | |
Areale | |
verde - Sequoia sempervirens
rosso - Sequoiadendron giganteum
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La sequoia[1] o sequoia di California[3] (Sequoia sempervirens [Don, Endlicher, 1847]) è un albero della famiglia delle Taxodiacee (più recentemente passato alle Cupressacee); il nome è un omaggio a Sequoyah, nativo americano Cherokee che inventò nel 1821 il sillabario Cherokee[4].
Originaria della parte occidentale del Nord America, cresce spontaneamente lungo una ristretta fascia costiera tra la California e l'Oregon. La maggior parte delle sequoie è situata all'interno del Parco nazionale di Redwood e in quello di Yosemite. Si tratta della specie vegetale più alta del mondo (può superare i 100 m d'altezza), ed è anche una tra le più longeve, potendo vivere oltre 2.000 anni.
Prima delle glaciazioni esistevano sequoie, o alberi molto affini, anche in Europa. È stata reintrodotta in Europa nella prima metà del XIX secolo per scopi ornamentali, ma in questo breve lasso di tempo le sequoie introdotte in Europa, con non più di 100-150 anni di vita, hanno raggiunto al massimo altezze di 40–50 m.