Silent Hill (videogioco)

Silent Hill
videogioco
Logo usato per le edizioni giapponesi
Titolo originaleサイレントヒル?, Sairento Hiru
PiattaformaPlayStation
Data di pubblicazionePlayStation:
Giappone 4 marzo 1999
23 febbraio 1999
1º agosto 1999

PlayStation Network:
10 settembre 2009
26 ottobre 2011[1]

GenereSurvival horror
OrigineGiappone
SviluppoKonami (Team Silent)
PubblicazioneKonami
DesignKeiichiro Toyama
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputDual Shock
Fascia di etàESRBM
SerieSilent Hill
Seguito daSilent Hill 2
Il "talismano di Metatron" è un elemento ricorrente nella saga.[2] Nel primo capitolo Alessa cerca di inscriverlo in diversi punti della città per fermare Dahlia nel suo intento, senza però riuscirci.[3]

Silent Hill (サイレントヒル?, Sairento Hiru) è un videogioco survival horror prodotto da Konami e sviluppato dal Team Silent, pubblicato nel 1999 come esclusiva della console Sony PlayStation, ed è il primo capitolo della serie omonima. Il gioco utilizza una visuale in terza persona con dei componenti di computer grafica 3D in tempo reale. A differenza dei precedenti giochi horror di sopravvivenza incentrati su persone esperte nel combattimento, il protagonista di Silent Hill è un uomo qualunque.

Il gioco segue la storia di Harry Mason, protagonista, alla disperata ricerca della propria figlia adottiva per le strade della mostruosa città statunitense Silent Hill. Imbattendosi in un culto pagano il cui obiettivo è quello di far resuscitare un nuovo Dio, scoprirà le vere origini della bambina. Cinque sono i finali possibili nel gioco, a seconda delle azioni intraprese dal giocatore, vi è anche un finale segreto.

Silent Hill ricevette diverse recensioni positive da parte della critica e divenne un successo commerciale. È tutt'oggi considerato un titolo innovativo, che ridefinisce il genere survival horror, allontanandosi dai classici elementi dei B-horror movie, e procedendo verso uno stile di orrore psicologico che enfatizza l'atmosfera e i personaggi[4]. Silent Hill ha avuto alcuni adattamenti nel tempo, tra cui un visual novel del 2001 per Game Boy Advance, un adattamento cinematografico omonimo nel 2006, e una rivisitazione dal titolo Silent Hill: Shattered Memories nel 2009. Il gioco è stato seguito, nel 2001, da Silent Hill 2.

  1. ^ Silent Hill, in Play Generation, n. 74, Edizioni Master, Natale 2011, p. 79, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ Lost Memories: Silent Hill Chronicle, capitolo "XVIII: The Moon", pag 108.
  3. ^ Konami Computer Entertainment Tokyo, Inc, Silent Hill, PlayStation, Konami of America, Inc, 31 gennaio 1999. Versione italiana. Dai dialoghi del gioco, versione italiana. Dialogo nel nowhere. « Dahlia: "Sono rimasta meravigliata quando ho capito che poteva fare il talismano di Metatron. Finalmente è tornata a me l'anima perduta (Alessa). Ancora pochi istanti e tutto sarebbe andato perso. Dobbiamo tutto a quell'uomo. Dobbiamo ringraziarlo. Anche se Alessa è stata salvata da lui, la sua piccola bambina deve comunque svanire nel nulla. Poverina."»
  4. ^ (EN) Travis Fahs, IGN Presents the History of Survival Horror, su IGN, 30 ottobre 2009. URL consultato il 25 aprile 2020 (archiviato il 29 giugno 2010).

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