Soemu Toyoda | |
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Nascita | Prefettura di Ōita, 22 maggio 1885 |
Morte | Tokyo, 22 settembre 1957 |
Cause della morte | Infarto miocardico acuto |
Dati militari | |
Paese servito | Impero giapponese |
Forza armata | Marina imperiale giapponese |
Arma | Marina militare |
Specialità | Artiglieria navale |
Anni di servizio | 1905 - 1945 |
Grado | Ammiraglio |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Comandante di | Incrociatore leggero Yura 7ª Divisione sommergibili Nave da battaglia Hyuga 4ª Flotta 2ª Flotta Flotta Combinata |
Decorazioni | Vedi qui |
Studi militari | Accademia navale (Etajima) Collegio navale (Tokyo) |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Soemu Toyoda (豊田 副武?, Toyoda Soemu; Prefettura di Ōita, 22 maggio 1885 – Tokyo, 22 settembre 1957) è stato un ammiraglio giapponese, attivo durante la seconda guerra mondiale.
Arruolatosi nella Marina imperiale giapponese nel 1905, si specializzò tra 1908 e 1911 in artiglieria navale e, al contempo, iniziò ad arricchire la propria formazione frequentando il Collegio navale imperiale. Dal 1913 cominciò a lavorare come istruttore alla Scuola d'artiglieria navale e a fine 1917, conclusi gli studi con eccellenti risultati, fu promosso capitano di corvetta e per diversi anni servì come aiutante di campo l'ammiraglio Motarō Yoshimatsu. A cavallo tra fine anni dieci e inizio anni venti fu distaccato nel Regno Unito quale addetto militare, dove divenne capitano di fregata, e al ritorno in Giappone, dopo un breve servizio in mare, rimase dal 1923 e al 1925 nello stato maggiore del 1º Distretto navale (Yokosuka). Nel novembre 1926 fu nominato comandante dell'incrociatore leggero Yura.
Nell'ultima parte del decennio, Toyoda riprese mansioni di alta responsabilità all'interno del Ministero della marina e alla fine del 1930 assunse il comando della nave da battaglia Hyuga; contrammiraglio dal 1931, fu integrato nello stato maggiore generale e poi in quello della Flotta Combinata. Di riconosciuta competenza amministrativa, fino al 1937 occupò posizioni centrali nell'apparato burocratico e militare della marina nipponica. Alla fine degli anni trenta comandò in successione la 4ª Flotta e la 2ª Flotta e nel periodo 1939-1941 fu Direttore del Comando di costruzioni navali. Nel settembre 1941, promosso ammiraglio, fu posto a dirigere il 2º Distretto navale (Kure). Affossatore di una guerra contro gli Stati Uniti, Toyoda rimase lontano dalla partecipazione diretta alla guerra in Asia e nell'Oceano Pacifico e sino al maggio 1944 ricoprì comandi in patria. Il 5 maggio fu nominato successore dell'ammiraglio Mineichi Kōga a capo della Flotta combinata: in quanto tale, Toyoda fu responsabile della pianificazione di due grandi operazioni, A-Gō e Shō-Gō, che provocarono rispettivamente i disastri del Mare delle Filippine (19 giugno) e del Golfo di Leyte (23-26 ottobre); insistenti pressioni da parte dell'esercito e il pericolo incombente di sbarco alleato in Giappone lo convinsero, inoltre, a varare nell'aprile 1945 la disperata operazione Ten-Go, terminata con la perdita della nave da battaglia Yamato.
A fine maggio assunse la carica di capo di stato maggiore della marina imperiale ed entrò così a far parte del Supremo Consiglio per la Direzione della guerra, nel quale si schierò con i militaristi intransigenti, contrari a qualsiasi tipo di pace, Korechika Anami e Yoshijirō Umezu: nelle numerose conferenze, anche quelle seguenti l'attacco nucleare su Hiroshima e Nagasaki, si dimostrò strenuo oppositore della resa incondizionata, che in ultimo fu accettata e resa nota il 15 agosto dall'imperatore Hirohito. Toyoda figurò tra gli imputati del processo di Tokyo e fu l'unico a essere assolto. Ritiratosi a vita privata, morì nel settembre 1957.