Speculatores | |
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Explorator a cavallo | |
Descrizione generale | |
Attiva | Età repubblicana e imperiale |
Nazione | Civiltà romana |
Tipo | truppe scelte dell'esercito romano |
Guarnigione/QG | Castrum |
Decorazioni | Dona militaria |
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Gli speculatores e gli exploratores erano squadre di esploratori e ricognitori dell'esercito romano, molto spesso a cavallo.[1] Potevano operare sia di giorno, sia di notte.[2]
Sia nei campi delle legioni[3] che in quelli dei pretoriani,[4] gli speculatores erano inizialmente solo dei ricognitori, ma in seguito divennero guardie del corpo anche degli Imperatori,[5] messaggeri e a volte carnefici. Erano organizzati sotto un centurio e un optio.[6]
Agli exploratores veniva invece chiesto di osservare i movimenti nemici sul campo, potendo essere organizzati in unità ausiliarie come i numeri (es. il Numerus Germanicianorum exploratorum[7]), le coorti equitate (la Cohors VIII Batavorum equitata milliaria exploratorum[8]) o le ali di cavalleria.[9] Entrambi i ruoli richiedevano in qualche caso l'uso di abiti borghesi, per cui si potevano considerare anche spie (Occulta speculator/speculatrix).
Seguivano lo stesso Imperatore durante le campagne militari, organizzati sotto il comando di un centurio speculatorum Augustorum,[10] nell'ambito della guardia pretoriana.
In un certo senso, con un po' di approssimazione, gli speculatores si occupavano della 'sicurezza interna', e gli exploratores della 'sicurezza esterna'. L'impero romano utilizzò per lungo tempo specifiche unità per lo spionaggio, tra cui i famosi frumentarii istituiti da Adriano (ma più verosimilmente da Augusto che fece costruire anche il castra peregrina che li ospitava a Roma) utilizzati anche per prevenire le rivolte interne. V'erano, infine, i beneficiarii che spesso collaboravano con gli speculatores.[11]