La stola è un paramento liturgico utilizzato dai vescovi, dai presbiteri e dai diaconi della Chiesa cattolica e di altre comunità cristiane di tradizione occidentale (come le chiese anglicane e le vetero-cattoliche).
È costituita da una striscia di stoffa lunga tra i 200 e i 250 centimetri ed è ornata generalmente con tre croci, una a ciascuna estremità ed una al centro; la stola può essere più o meno decorata con ricami e il suo colore varia a seconda del tempo liturgico.
Alla stola si attribuisce il significato di richiamo sia al dolce giogo di Gesù («poiché il mio giogo è dolce e il mio carico leggero», Mt 11,30[1]), sia ai «fiumi d'acqua viva che scendono sugli eletti» (Gv 7,38[2]), come anche alla sapienza e pazienza necessarie al sacerdote per compiere il proprio ministero nell'interpretazione di papa Innocenzo III che riprende Eb 10,36[3].[4]
L'equivalente della stola in alcuni riti orientali è l'epitrachelion per i sacerdoti e l'orario per i diaconi.