Sun Ra | |
---|---|
Sun Ra (1973) | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Free jazz Musica sperimentale Space music Big band |
Periodo di attività musicale | 1934 – 1993 |
Strumento | pianoforte, sintetizzatore |
Sito ufficiale | |
«Mi piacciono tutti i suoni che sconvolgono le persone, perché sono troppo soddisfatte di sé, ed esistono suoni che le sconvolgono davvero, e ragazzi, c'è davvero bisogno di sconvolgerle e renderle meno soddisfatte, perché il nostro è un mondo terribile: forse a quel punto si daranno da fare.[1]»
Sun Ra, nato come Herman Poole Blount, dal 1952 Le Sony'r Ra (Birmingham, 22 maggio 1914 – Birmingham, 30 maggio 1993), è stato un pianista, compositore, poeta e filosofo statunitense, fra le figure più controverse del jazz moderno, conosciuto per la sua "filosofia cosmica" e per le sue teorie sull'universo e sulla sua stessa vita. Figura eccentrica ed enigmatica, per molto tempo le notizie sulla sua vita furono frammentarie e contraddittorie, in quanto lui stesso ha affermato di non essere originario di un luogo sulla terra ma di appartenere alla "razza degli angeli" e di provenire da Saturno. La sua filosofia era incentrata sulla pace universale ed è stata denominata "afrofuturismo", in quanto sosteneva la provenienza della gente afro-americana da un altro mondo e conteneva concetti tratti da diverse correnti di pensiero (rosacrocianesimo, pensiero cabalistico, religione egizia e liberazionismo afro-americano). Il suo stesso nome è composto da "sun" (sole in inglese) e "Ra" (il dio egizio del Sole). Durante la sua vita ebbe però anche diversi altri nomi, fra i quali Le Sonra e Sonny Lee.
Molte delle innovazioni di Sun Ra restano importanti e significative ancora oggi. Ra fu uno dei primi jazzisti ad usare due contrabbassi, ad impiegare il basso elettrico e il sintetizzatore, a suonare le tastiere elettroniche, a fare un uso esteso delle percussioni e della poliritmia, a esplorare la musica modale e fu un vero pioniere dell'improvvisazione free-form sia come solista che come band leader. Inoltre, egli lasciò la propria impronta nella cultura popolare: proclamò le origini africane della musica jazz, riaffermò l'orgoglio di essere nero e ristabilì la dimensione mistica e spirituale della musica, tutti fattori importanti nella rinascita culturale e politica della comunità afroamericana negli anni sessanta.