Una tassa sui cani è[1] o è stata presente in molti dei Paesi occidentali. Solitamente si presenta nella forma di licenza onerosa a carico del proprietario per poter mantenere la disponibilità dell'animale a volte considerato come bene di lusso[2].
L'obiettivo tassativo può essere indirizzato a coprire finanziariamente parte delle esternalità che i cani potrebbe arrecano al resto della comunità: ad esempio le aree di sgambatura, i canili , i rifugi[3].
Inoltre, la tassa può essere applicata in associazione con l'assegnazione di una piastrina identificativa o di un microchip per l'animale, assieme a variazioni dell'importo della tassa per il tipo o la funzione del cane. Può favorire un più dettagliato censimento della popolazione canina (laddove ad esempio, al cane castrato sia applicata un'imposta minore) e un contrasto all'abbandono o alla mancata vaccinazione. In alcuni casi sono previste esenzioni per cani di servizio di soccorso, per ciechi, per allevatori.