Le terre indigene (terras indígenas in portoghese), secondo la legislazione brasiliana, sono quelle occupate tradizionalmente dai popoli indigeni del Brasile, abitate in permanenza, utilizzate per le loro attività produttive, e imprescindibili per la conservazione delle risorse naturali necessarie per il loro benestare e la loro riproduzione fisica e culturale, in accordo con i propri costumi e tradizioni. I territori indigeni sono beni demaniali e non disponibili e i diritti degli indigeni su queste aree non hanno scadenza.
Storicamente, i popoli che vivevano originalmente in Brasile hanno sofferto una serie di abusi da parte dei conquistatori europei che hanno portato molti di loro all'estinzione o verso un declino accentuato. Altri furono espulsi dalle loro terre e ancora oggi i loro discendenti non le hanno recuperate. I diritti degli indigeni alla preservazione delle loro origini culturali, alla proprietà delle loro terre e allo sfruttamento esclusivo delle risorse sono garantiti dalla Costituzione, ma nella pratica quotidiana la fruibilità concreta di questi diritti si rivela molto difficile e oggetto di controversie, spesso al centro di violenza, corruzione, assassinati, occupazione illegale di terre (grilagem) e altri crimini, che hanno dato origine a innumerevoli proteste, sia nazionali che internazionali, così come a interminabili dispute nelle aule dei tribunali e al Congresso nazionale del Brasile.
La presa di coscienza degli indigeni cresce, acquisiscono una maggiore influenza politica, si organizzano in gruppi e associazioni e sono federati a livello nazionale; molti frequentano corsi di istruzione superiore e raggiungono posizioni da dove possono difendere i gli interessi dei propri popoli. Già esistono molte terre consolidate, molte altre sono in corso di demarcazione, altre sono minacciate da problemi ecologici e priorità politiche conflittuali, contribuendo al peggioramento del quadro complessivo e creando molte difficoltà di sopravvivenza a alcuni popoli. Secondo un gran numero di osservatori esterni e di autorità, i recenti passi in avanti, tra cui la notevole espansione delle aree dei territori demarcati e un tasso demografico crescente dopo secoli di costante declino, non compensano comunque i danni sopportati dagli indigeni per quanto riguarda una molteplicità di aspetti relativi alla questione fondiaria, mentre è lecito prevedere la possibilità di importanti passi indietro.