Thomas Dempster (Cliftborg, 23 agosto 1579[1] – Bologna, 6 settembre 1625) è stato uno storico ed etruscologo scozzese.
Nato nell'aristocrazia dell'Aberdeenshire, che comprende le regioni sia delle Highlands che delle Lowlands scozzesi, fu mandato all'estero da giovane per la sua educazione. I Dempster erano cattolici in un paese sempre più protestante e avevano fama di attaccabrighe. James, il fratello di Thomas, messo al bando per un'aggressione a suo padre, trascorse alcuni anni come pirata nelle isole settentrionali, fuggì arruolandosi volontario per il servizio militare nei Paesi Bassi, dove fu poi sbudellato e squartato per insubordinazione. Il padre di Thomas perse la fortuna di famiglia nelle contese dei clan e fu decapitato per contraffazione.
Per queste e per ragioni politiche e religiose in questi tempi elisabettiani spesso violenti, Thomas non fu in grado di tornare a casa se non per delle brevi visite. Dotato di una statura e di una capacità intellettuale insolita e impressionante, dovette abbandonare il suo paese e andò a insegnare discipline umanistiche come professore itinerante in Francia (Parigi) e in Italia (Pisa, Roma e Bologna), spinto da un luogo a un altro da una serie di coloriti incidenti personali nei quali combatté spesso in duello o si oppose a ufficiali della legge. Alla fine trovò rifugio e protezione presso il granduca Cosimo II di Toscana, che gli commissionò un'opera sugli Etruschi. Tre anni dopo Thomas consegnò al duca un magnum opus, il manoscritto di De Etruria Regali Libri Septem, "Sette Libri sull'Etruria Reale",[2] in latino, il primo studio dettagliato di ogni aspetto della civiltà etrusca, considerato un eccellente lavoro. Nel 1723 Thomas Coke iniziò finalmente la pubblicazione di un'edizione ampliata dell'opera. Il manoscritto originale si trova custodito nella biblioteca di Coke a Holkham Hall.