Tombe dei nobili (Amarna)

Tombe dei nobili di Amarna
Akhetaton
Tell el-Amarna
Planimetria dell'area di Amarna con indicazione delle tombe settentrionali e meridionali
CiviltàAntico Egitto
Localizzazione
StatoEgitto (bandiera) Egitto
LocalitàAmarna
Mappa di localizzazione
Map
Le balze rocciose delle tombe settentrionali

Le Tombe dei nobili ad Amarna, l'antica Akhetaton, in Egitto, sono i luoghi di sepoltura di alcuni fra i funzionari e le persone più in vista della Corte installatasi, per volere del faraone Amenhotep IV/Akhenaton, della XVIII dinastia, che con tale operazione unificò le precedenti capitali amministrativa (Menfi) e religiosa (Tebe) anche in ossequio al ben preciso intento politico/religioso di allontanarsi dal potere acquisito dal clero del dio Amon. Il trasferimento della capitale delle Due Terre coincise con l'instaurazione del culto enoteistico del dio Aton[1].

Nonostante l'alto numero di popolazione della città, calcolata nel momento di massima espansione, da 20 a 50.000 persone, sono note solo 50 tombe, di cui solo 24 recanti iscrizioni e nessuna comunque ultimata; secondo recenti studi, inoltre, solo una delle tombe avrebbe effettivamente accolto il defunto per cui era stata realizzata. Quanto al numero davvero ridotto di sepolture, si ipotizza che il privilegio di creare una tomba nella città fosse concesso dallo stesso Akhenaton e che questi abbia perciò rilasciato poche concessioni; i funzionari, inoltre, provenivano da altre località, Menfi o la stessa Tebe, ed è perciò ipotizzabile che avessero comunque preferito essere sepolti nei luoghi d'origine[N 1]. I primi studi sulle tombe amarniane si debbono a John Gardner Wilkinson, nel 1820, seguito da Robert Hay e Nestor L’Hôte[N 2] che ne ricavarono molti disegni e copie di iscrizioni. Prima pubblicazione significativa sull'argomento fu quella di Karl Richard Lepsius[2] del 1849; anche sui lavori dei predecessori, a causa dei molteplici danni nel frattempo intervenuti, si basò per la sua opera, considerata fondamentale sull'argomento, Norman de Garis Davies agli inizi del XX secolo[3]. Le tombe dei nobili di Amarna sono ripartite in due aree, settentrionale e meridionale; l'area settentrionale, a nord-est della città nei pressi della stele V, ne ospita sei di cui due a nord di un wadi (TA1 e TA2) e quattro a sud del wadi (da TA3 a TA6). Sono scavate a circa 85 m di altezza nella falesia che circonda la valle e sono costituite da due sale in successione, con una nicchia per la statua del defunto al fondo della seconda sala; durante i millenni vennero usate come abitazioni da parte della popolazione locale e come romitaggi da monaci cristiani copti. Da tali occupazioni derivarono notevoli danneggiamenti alle strutture nonché, e specialmente, alle pitture e ai rilievi parietali; in un caso la tomba venne trasformata in chiesa.

Complessivamente le tombe dei nobili, censite con il rispettivo titolare, sono 25, alcune recano decorazioni, altre sono piccole e incompiute, oppure di modeste dimensioni.

  1. ^ Reeves 2001, pp. 103-111.
  2. ^ Lepsius 1849.
  3. ^ Davies 1903, in sei volumi, pubblicati dal 1903 al 1908.


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Tombe dei nobili (Amarna)

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