Tri Nations 2010 2010 Investec Tri Nations (NZL) | |
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Competizione | Tri Nations |
Sport | Rugby a 15 |
Edizione | 15ª |
Organizzatore | SANZAAR[1] |
Date | dal 10 luglio 2010 all'11 settembre 2010 |
Luogo | Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica |
Partecipanti | 3 |
Formula | girone unico |
Risultati | |
Vincitore | Nuova Zelanda (10º titolo) |
Secondo | Australia |
Terzo | Sudafrica |
Bledisloe Cup | Nuova Zelanda |
Mandela Plate | Australia |
Freedom Cup | Nuova Zelanda |
Statistiche | |
Miglior marcatore | Morné Steyn (77) |
Record mete | |
Incontri disputati | 9 |
Pubblico | 442 629 (49 181 per incontro) |
Cronologia della competizione | |
Il Tri Nations 2010 (in inglese 2010 Tri Nations Series) fu la 15ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica.
Si tenne dal 10 luglio all'11 settembre 2010 e fu vinto per la decima volta dalla Nuova Zelanda. Per ragioni commerciali, in Nuova Zelanda il torneo fu noto come 2010 Investec Tri Nations a seguito di accordo di sponsorizzazione con Investec, gruppo bancario anglo-sudafricano[2].
La partita decisiva per il titolo fu la vittoria per 29-22 degli All Blacks a Soweto sul Sudafrica: gli Springbok conducevano 22-17 al 79' quando una meta di Richie McCaw pareggiò il punteggio e, allo scadere, un'altra meta di Israel Dagg diede vittoria e titolo matematico alla Nuova Zelanda con una partita ancora da giocare[3]; la vittoria nell'ultimo turno in casa dell'Australia servì per la conquista della Bledisloe Cup e la prima campagna conclusa a punteggio pieno dal 2003[4].
Il torneo fu l'ultimo a svolgersi a Lancaster Park: lo stadio era stato appena rimodernato per accogliere la Coppa del Mondo dell'anno successivo[5], ma il 22 febbraio 2011 Christchurch fu colpita da un grave sisma che provocò danni a numerose strutture tra cui lo stadio, il cui recupero fu giudicato impossibile a costi sostenibili[6]. Sette anni più tardi Lancaster Park fu demolito senza mai più essere rientrato in esercizio.
Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[7].