Prima guerra mondiale | |||
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[[File:WW1 TitlePicture For Wikipedia Article.jpg|frameless|center|260x300px]]In senso orario dall'alto: [[Trincea|trincee]] sul [[Fronte occidentale (prima guerra mondiale)|fronte occidentale]]; un [[Mark I (carro armato)|Mark IV]] britannico in azione; la [[Nave da battaglia|corazzata]] HMS ''Irresistible'' della [[Royal Navy]] affonda dopo aver colpito una [[Mina navale|mina]] nei [[Operazioni navali nei Dardanelli (1914-1915)|Dardanelli]]; soldato britannico con una [[Vickers (mitragliatrice)|mitragliatrice Vickers]] e [[maschera antigas]]; [[Biplano|biplani]] tedeschi [[Albatros D.III]] | |||
Data | 28 luglio 1914 - 11 novembre 1918 | ||
Luogo | Europa, Africa, Medio Oriente, isole del Pacifico, Oceano Atlantico e Indiano | ||
Casus belli | Attentato di Sarajevo | ||
Esito | Vittoria degli stati Alleati | ||
Modifiche territoriali | Crollo degli imperi tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo
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Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
Perdite | |||
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La prima guerra mondiale, per i contemporanei la grande guerra, è la denominazione che venne data al più grande conflitto mai combattuto fino ad allora; questi cominciò il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Austria alla Serbia in seguito dell'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando il 28 giugno 1914 per concludersi oltre quattro anni dopo, l'11 novembre 1918. Il conflitto coinvolse le maggiori potenze mondiali di allora, divise in due blocchi contrapposti; gli Imperi centrali (Germania, Austria-Ungheria, Impero ottomano e Bulgaria) contro le potenze Alleate rappresentate principalmente da Francia, Gran Bretagna, Impero russo e Italia. Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo (60 milioni solo in Europa), in quella che divenne in breve tempo il più vasto conflitto della storia, che causò oltre 9 milioni di vittime tra i soldati e circa 7 milioni di vittime civili dovute non solo agli effetti diretti delle operazioni di guerra, ma anche alla carestia e alle malattie concomitanti il conflitto[1].
Militarmente il conflitto si aprì con l'invasione austro-ungarica della Serbia, e parallelamente, con una fulminea avanzata dell'esercito tedesco in Belgio, Lussemburgo e nel nord della Francia, dove giunse a 40 chilometri da Parigi. In poche settimane il gioco di alleanze formatosi negli ultimi decenni dell'ottocento tra gli stati comportò l'entrata nel conflitto delle maggiori potenze europee e delle rispettive colonie. In pochi anni la guerra raggiunse una scala mondiale, con la partecipazione di molte altre nazioni, fra cui l'Impero ottomano, l'Italia, la Romania, gli Stati Uniti e la Grecia, aprendo così altri fronti di combattimento.
Con la sconfitta tedesca sulla Marna nel settembre 1914 le speranze degli invasori di una guerra breve e vittoriosa svanirono a favore di una logorante guerra di trincea, che si replicò su tutti i fronti del conflitto dove nessuno dei contendenti riuscì a soggiogare le armate nemiche. Determinante per l'esito finale del conflitto mondiale fu l'ingresso degli Stati Uniti d'America e di diverse altre nazioni che, pur non entrando militarmente a pieno regime nel conflitto, grazie agli aiuti economici dispensati agli Alleati, si schierarono contro gli Imperi Centrali facendo pendere definitivamente l'ago della bilancia.
La guerra si concluse definitivamente l'11 novembre 1918, quando la Germania, ultima degli Imperi centrali a deporre le armi, firmò l'armistizio con le forze nemiche. Alla fine del conflitto, i maggiori imperi esistenti al mondo - Impero tedesco, austro-ungarico, ottomano e russo - cessarono di esistere, e da questi nacquero diversi stati che ridisegnarono completamente la geografia dell'Europa.