Valle dei Nuraghi

Vista della valle

La valle dei Nuraghi è una denominazione moderna, coniata nel XX secolo, che definisce un'area del Logudoro Meilogu, in Sardegna, estesa nei territori dei comuni di[senza fonte] Torralba, Giave, Bonorva, Mores, Thiesi, Bonnanaro, Borutta, Cheremule e Ittireddu, nella quale sono presenti i resti di oltre trenta nuraghi e di dieci tombe di giganti.

In quest'area favorevoli fattori ambientali e climatici hanno contribuito alla formazione di insediamenti umani, attestati da resti di stanziamenti all'aperto, di insediamenti in grotta e di necropoli a ipogeo (domus de janas: tra queste quella di Sant'Andrea Priu, presso Bonorva, riutilizzata come chiesa rupestre da religiosi di osservanza bizantina, e quella di Mandra Antine, nelle campagne di Thiesi, che presenta decorazioni dipinte di protomi taurine. Vi si trova inoltre il dolmen Sa Coveccada, posto in agro di Mores.

Tra i resti di numerosi nuraghi e dei relativi villaggi, l'esempio più imponente è costituito dal nuraghe Santu Antine, a pianta trilobata.

Per l'epoca successiva sono presenti scarse testimonianze fenice e puniche, che attestano la frequentazione commerciale dell'area, e più numerosi resti di epoca romana repubblicana e imperiale.


Valle dei Nuraghi

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