Vigevano comune | |
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Piazza Ducale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Marzia Segù (FI, vicesindaco f.f.) dal 28-11-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°19′N 8°52′E |
Altitudine | 116 m s.l.m. |
Superficie | 81,37 km² |
Abitanti | 62 854[2] (31-10-2024) |
Densità | 772,45 ab./km² |
Frazioni | Buccella, Fogliano, Morsella, Piccolini, Sforzesca |
Comuni confinanti | Abbiategrasso (MI), Bereguardo, Besate (MI), Borgo San Siro, Cassolnovo, Cilavegna, Gambolò, Gravellona Lomellina, Morimondo (MI), Mortara, Motta Visconti (MI), Parona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27029 |
Prefisso | 0381 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018177 |
Cod. catastale | L872 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 544 GG[4] |
Nome abitanti | vigevanesi |
Patrono | sant'Ambrogio, beato Matteo Carreri (patrono secondario)[1] |
Giorno festivo | lunedì dopo la seconda domenica di ottobre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Vigevano nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Vigevano (IPA: [viˈʤevano] o [viˈʤɛvano],[5][6] Avgevan in dialetto vigevanese[7]) è un comune italiano di 62 854 abitanti[2] della provincia di Pavia in Lombardia.
Centro industriale di rilievo nazionale, Vigevano è nota per essere stata a lungo uno dei principali centri di produzione di scarpe nel mondo. Nel 1866 vi sorse il primo calzaturificio a modello industriale[8], aprendo una stagione che nel secolo successivo avrebbe portato il capoluogo lomellino a produrre decine di milioni di scarpe esportate in tutto il mondo, guadagnandosi l'appellativo di "capitale della scarpa". Ancora oggi il Museo internazionale della calzatura, ospitato nei locali del Castello Sforzesco, conserva le testimonianze di un periodo cruciale della storia industriale italiana. Il comune è il secondo della provincia per numero di abitanti, dopo il capoluogo, e primo per superficie, compreso interamente nel parco naturale lombardo della Valle del Ticino.
Ha a lungo goduto di diverse autonomie nel corso della sua storia, già libero comune federato nella seconda Lega Lombarda[9] e capoluogo del Vigevanasco, oltre che sede vescovile. È stata inoltre la prima città lombarda ad aver ottenuto in epoca moderna il titolo di città.