Villar Dora

Villar Dora
comune
Villar Dora – Stemma
Villar Dora – Bandiera
Villar Dora – Veduta
Villar Dora – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoNorma Tabone (lista civica) dall'11-06-2024
Territorio
Coordinate45°07′N 7°23′E
Altitudine367 (min 345 - max 1 508) m s.l.m.
Superficie5,71 km²
Abitanti2 793[5] (31-8-2021)
Densità489,14 ab./km²
FrazioniAndruini, Baratta, Bert, Borgionera, Bosio (Colombo e Maltrot), Calliero, Cordonatto, Giorda, Merlo, Molino, Montecomposto, Morando, Richetto, Suppo, Torre del Colle, Vindrola.
Comuni confinantiAlmese, Avigliana, Caprie, Rubiana, Sant'Ambrogio di Torino
Altre informazioni
Cod. postale10040
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001303
Cod. catastaleL999
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[6]
Cl. climaticazona E, 2 904 GG[7]
Nome abitantivillardoresi
PatronoSan Rocco[1][2][3], Santi Vincenzo e Anastasio[4]
Giorno festivo16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villar Dora
Villar Dora
Villar Dora – Mappa
Villar Dora – Mappa
Localizzazione del comune di Villar Dora nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Villar Dora (O Vilà in dialetto locale[8]) è un comune italiano di 2 793 abitanti[5] della città metropolitana di Torino in Piemonte, compreso tra il versante orografico sinistro della Val di Susa e il fiume Dora Riparia.

  1. ^ I documenti e gli atti ufficiali del Comune di Villar Dora definiscono "patronale" la festa di san Rocco. Il 16 agosto costituisce giorno di pubblica festività e di chiusura di esercizi ed uffici pubblici. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, si riportano i programmi delle edizioni 2019, 2020 e 2022. Numerosi altri atti sono presenti negli archivi comunali.
  2. ^ Anche la stampa locale si riferisce alla festa di San Rocco come "patronale", ad esempio La Valsusa, L'Agenda News, Torino Oggi, Valsusa Oggi e Luna Nuova.
  3. ^ I tradizionali "Sonetti" (componimenti sotto forma di poesia), distribuiti ai villardoresi in occasione della solennità di San Rocco, hanno sempre riportato la dicitura di "festa patronale". Se ne ha testimonianza già agli inizi del Novecento, e l'usanza è viva ancora oggi. Al seguente link si può vedere il primo sonetto di cui si conservi un'immagine, relativo all'anno 1913.
  4. ^ In anni recenti è invalso talvolta l'uso di riferirsi anche alla festa dei santi Vincenzo di Saragozza e Anastasio di Persia come "patronale", in virtù dell'intitolazione ad essi della chiesa parrocchiale. Storicamente però, nei confronti dei Santi Vincenzo e Anastasio, non si ravvisano particolari testimonianze di devozione da parte del popolo: la loro ricorrenza, che cade il 22 gennaio, non costituisce e non ha costituito in passato giorno festivo. Il legame culturale dei villardoresi è invece attestato tradizionalmente con San Rocco, per via del ruolo del santo come guaritore delle malattie, in particolare delle epidemie di peste, morbo endemico in queste zone fino al '700. Per tale ragione, nel XVII secolo, gli abitanti del Villar (allora Villar d'Almese) eressero a proprie spese e con le proprie forze la chiesa dedicata a San Rocco, posta nella piazza centrale del paese, riconoscendo San Rocco di Montpellier come patrono della comunità degli abitanti locali.
  5. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  6. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  7. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  8. ^ A livello locale, nella variante autoctona del piemontese arricchita di elementi francoprovenzali, il paese è detto O Vilà secondo la grafia classica piemontese oppure U Vilà secondo quella italiana, contrazioni rispettivamente di O Vilar e U Vilar. Tale toponimo, il cui significato è semplicemente "Il Villar", viene sempre pronunciato come [ʊ viˈlaː] secondo l'alfabeto fonetico internazionale. In piemontese vi è anche la versione estesa, ma meno usata e meno tradizionale dello stesso toponimo, ovvero Vilar Dòra.

Villar Dora

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