80P/Peters-Hartley

Cometa
80P/Peters-Hartley
Stella madreSole
Scoperta26 giugno 1846[1]
ScopritorePeters, Hartley
Designazioni
alternative
1846 VI, 1846 M1,
1982h, 1982 III,
1990d, 1990 IX
Parametri orbitali
(all'epoca 2456960,5
30 ottobre 2014[2])
Semiasse maggiore4,0218381 UA
Perielio1,6127252 UA
Afelio6,431 UA
Periodo orbitale8,07 anni
Inclinazione orbitale29,92285°
Eccentricità0,5990079
Longitudine del
nodo ascendente
259,88940°
Argom. del perielio339,13045°
Par. Tisserand (TJ)2,513 (calcolato)
Ultimo perielio10 novembre 2014
Prossimo perielio8 dicembre 2022
Dati osservativi
Magnitudine app.≈ 15a (magnitudine) (max)
Magnitudine ass.11,8
Magnitudine ass.7 (totale)
16 (del nucleo)

La cometa Peters-Hartley, formalmente 80P/Peters-Hartley, è una cometa periodica appartenente alla famiglia delle comete gioviane che ha avuto una storia travagliata: scoperta inizialmente il 26 giugno 1846 da Peters dalla cupola nord dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte con il telescopio equatoriale di Reichenbach.[3][4], è stata persa per ben 136 anni divenendo così una cometa perduta.

Venne riscoperta casualmente solo l'11 luglio 1982 da Malcolm Hartley[5]; poco dopo la riscoperta, dapprima tre giapponesi, Ichiro Hasegawa, Hiroki Kōsai e Syuichi Nakano e in seguito anche l'australiano Michael Philip Candy proposero l'identificazione della cometa scoperta da Hartley con quella scoperta da Peters. Le due comete avevano elementi orbitali abbastanza diversi tra loro da non permettere di vedere a colpo d'occhio che si trattava dello stesso oggetto celeste.[6][7]

Più recentemente, nel 2011, Syuichi Nakano ha calcolato gli elementi orbitali per tutti i sedici passaggi non osservati della cometa dal momento della sua scoperta al momento della sua riscoperta[8].


80P/Peters-Hartley

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