Costante di Oort

Le orbite delle stelle attorno al disco galattico, viste dal Sole, messe in grafico in funzione della longitudine galattica secondo i dati forniti dal satellite Gaia.[1][2]

Le costanti di Oort sono indicatori cinematici che si utilizzano per misurare la velocità di rotazione del Sole nel piano galattico, e la variazione della velocità di rotazione della Galassia nei dintorni del Sole e hanno le dimensioni di una velocità divisa per una lunghezza.

Esse furono introdotte dall'astronomo olandese Jan Oort nel 1927 per confermare l'ipotesi della rotazione della nostra galassia; egli le derivò dai dati di un piccolo numero di stelle del vicinato locale.[3] I valori trovati per e dimostravano non solo che la nostra Galassia era effettivamente in rotazione, ma anche che ruotava in modo differenziale, comportandosi come un fluido piuttosto che come un corpo solido.

  1. ^ Where do the stars go or come from? - Gaia - Cosmos, su cosmos.esa.int. URL consultato il 18 giugno 2022.
  2. ^ Gaia Collaboration, R. Drimmel, M. Romero-Gomez, L. Chemin, P. Ramos, E. Poggio, V. Ripepi, R. Andrae, R. Blomme, T. Cantat-Gaudin e A. Castro-Ginard, Gaia Data Release 3: Mapping the asymmetric disc of the Milky Way, 14 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Jan Oort, Observational evidence confirming Lindblad's hypothesis of a rotation of the galactic system, Bulletin of the Astronomical Institutes of the Netherlands, 3, 275-282 (1927).

Costante di Oort

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