Giove | |
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Giove fotografato dal telescopio spaziale Hubble | |
Stella madre | Sole |
Classificazione | Gigante gassoso |
Parametri orbitali | |
(all'epoca J2000.0[1][N 1]) | |
Semiasse maggiore | 778 412 027 km (5,20336301 au) |
Perielio | 740 742 598 km (4,95155843 au) |
Afelio | 816 081 455 km (5,45516758 au) |
Circonf. orbitale | 4 888 000 000 km (32,67 au) |
Periodo orbitale | 4 333,2867 giorni (11,863 892 anni) |
Periodo sinodico | 398,88 giorni (1,092 073 anni)[2] |
Velocità orbitale | 12,446 km/s (min) 13,056 km/s (media) 13,712 km/s (max) |
Inclinazione orbitale | 1,304°[2] |
Eccentricità | 0,04839266 |
Longitudine del nodo ascendente | 100,55615° |
Argom. del perielio | 274,19770° |
Satelliti | 95 |
Anelli | 4 |
Dati fisici | |
Diametro equat. | 142984 km[3][N 2] |
Diametro polare | 133709 km[3] |
Schiacciamento | 0,06487 ± 0,00015[3] |
Superficie | 6,1418738571×1010 km²[N 2][4] |
Volume | 1,43128×1024 m³[2][N 2] |
Massa | |
Densità media | 1,326×103 kg/m³[2][N 2] |
Acceleraz. di gravità in superficie | 23,12 m/s² (2,358 g)[2][N 2] |
Velocità di fuga | 59,5 km/s[2] |
Periodo di rotazione | 0,413 538 021 d (9 h 55 min 29,685 s)[5] |
Velocità di rotazione (all'equatore) | 12580 m/s |
Inclinazione assiale | 3,131°[2] |
A.R. polo nord | 268,057° (17h 52m 14s)[3] |
Declinazione | 64,496°[3] |
Temperatura superficiale | 110 K (−163 °C) (min) 152 K (−121 °C) (media) |
Pressione atm. | 20-200 kPa[6] |
Albedo | 0,522[2] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | −1,61[2] (min) −2,60[2] (media) −2,808[2] (max) |
Magnitudine app. | −1,6 e −2,94 |
Magnitudine ass. | −9,4 |
Diametro apparente | 29,8"[2] (min) 44,0"[2] (medio) 50,1"[2] (max) |
Giove (dal latino Iovem, accusativo di Iuppiter) è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più grande di tutto il sistema planetario: la sua massa corrisponde a due volte e mezzo la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme.[7] È classificato, al pari di Saturno, Urano e Nettuno, come gigante gassoso (gli ultimi due si differenziano per essere classificati in tempi recenti come giganti ghiacciati).
Giove ha una composizione simile a quella del Sole: infatti è costituito principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altri gas composti, quali ammoniaca, metano e acqua.[8] Si ritiene che il pianeta possegga una struttura pluristratificata, con un nucleo solido, presumibilmente di natura rocciosa e costituito da carbonio e silicati di ferro, sopra il quale gravano un mantello di idrogeno metallico e una vasta copertura atmosferica[9] che esercitano su di esso altissime pressioni.[10]
L'atmosfera esterna è caratterizzata da numerose bande e zone di tonalità variabili dal color crema al marrone, costellate da formazioni cicloniche e anticicloniche, tra le quali spicca la Grande Macchia Rossa.[11] La rapida rotazione del pianeta gli conferisce l'aspetto di uno sferoide schiacciato ai poli[3] e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un'estesa magnetosfera;[12] inoltre, a causa del meccanismo di Kelvin-Helmholtz, Giove (come tutti gli altri giganti gassosi) emette una quantità di energia superiore a quella che riceve dal Sole.[10][13][14]
A causa delle sue dimensioni e della composizione simile a quella solare, Giove è stato considerato per lungo tempo una "stella fallita":[15] in realtà solamente se avesse avuto l'opportunità di accrescere la propria massa sino a 75-80 volte quella attuale[N 3][16] il suo nucleo avrebbe ospitato le condizioni di temperatura e pressione favorevoli all'innesco delle reazioni di fusione dell'idrogeno in elio, il che avrebbe reso il sistema solare un sistema stellare binario.[17]
L'intenso campo gravitazionale di Giove influenza il sistema solare nella sua struttura perturbando le orbite degli altri pianeti[18] e lo "ripulisce" in parte dai detriti che possono colpire i pianeti più interni.[19] Intorno a Giove orbitano numerosi satelliti[20] e un sistema di anelli scarsamente visibili;[10] l'azione combinata dei campi gravitazionali di Giove e del Sole, inoltre, stabilizza le orbite di due gruppi di asteroidi troiani.[21]
Il pianeta, conosciuto sin dall'antichità, ha rivestito un ruolo preponderante nel credo religioso di numerose culture, tra cui i Babilonesi, i Greci e i Romani, che lo hanno identificato con il sovrano degli dei.[22] Il simbolo astronomico del pianeta (♃) è una rappresentazione stilizzata del fulmine, principale attributo di quella divinità.
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