L'interferometro di Michelson, dall'inventore Albert Abraham Michelson, è la tipologia più comune di interferometro. La figura d'interferenza è ottenuta suddividendo un fascio di fotoni in due fasci, indirizzandoli su percorsi diversi e facendoli convergere nuovamente. I due percorsi devono avere lunghezze differenti o avvenire in materiali diversi, in modo che ci sia un notevole sfasamento nel cammino ottico.
Michelson ed Edward Morley utilizzarono per la prima volta lo strumento per il loro storico esperimento del 1887[1] che dimostrò l'inesistenza dell'etere luminifero.