Krishna[1] (devanagari: कृष्ण, Kṛṣṇa) è, nella tradizione religiosa induista, il nome di un avatara del dio Visnù e tale è considerato dalla corrente religiosa indicata come visnuismo, che considera Visnù come divinità principale, l'Essere supremo.
Nella corrente religiosa induista che va sotto il nome di krishnaismo[2] egli è tuttavia considerato Dio, l'Essere supremo stesso e non semplicemente una sua manifestazione o un suo avatara per quanto completo[3] (pūrṇāvatāra).
Così il Bhāgavata Purāṇa (testo kṛṣṇaita del IX secolo d.C.):
(SA)
«kṛṣṇas tu bhāgavan svayam» |
(IT)
«Kṛṣṇa è l'Essere supremo stesso» |
(Bhāgavata Purāṇa I,3,28) |
«The concept "Vaiṣṇavism" has tended to subsume all Kṛṣṇaite phenomena and has thus proved to be far too wide.» |
(Kṛṣṇaism in Encyclopedia of Religion vol.8. NY, Macmillan, 2005 pag.5251) |
I tre sampradāya propri del krishnaismo sono quelli fondati da Nimbārka (XIII secolo), Caitanya (XV secolo) e Vallabha (XV secolo).
«Per alcuni vaiṣṇava, come gli śrī-vaiṣṇava, Krishna è un'incarnazione di Viṣṇu, e gli è dunque subordinato; per altri come i gauḍīya-vaiṣṇava, Krishna stesso è la divinità suprema.» |
(Gavin Flood. L'induismo. Torino, Einaudi, 2006, pag.163) |