Neutrone

Neutrone
Modello a quark del neutrone
ClassificazioneParticella composta (adrone)
Composizione1 quark up, 2 quark down (udd)
FamigliaFermioni
GruppoBarioni
InterazioniGravitazionale, elettromagnetica, debole, forte
Simbolon
AntiparticellaAntineutrone (n)
TeorizzataErnest Rutherford (1920)
ScopertaJames Chadwick (1932)
Proprietà fisiche
Massa
  • 1,674927351(74)×10−27 kg
  • 939,565378(21) MeV/
  • 1,00866491600(43) u
Carica elettrica0 e
Spin½

Il neutrone è una particella subatomica composita (non elementare) con carica elettrica netta pari a zero, costituita da un quark up e due quark down.[1] In quanto formato da quark appartiene alla famiglia degli adroni, in particolare al gruppo dei barioni, con numero barionico +1.[2] Avendo spin semi-intero (½ ) è un fermione.[3] Il suo simbolo è n, mentre il numero di neutroni presenti in un dato nucleo atomico ha simbolo N e corrisponde alla differenza tra il numero di massa A e il numero atomico Z.[4]

I neutroni, insieme ai protoni, entrano a far parte di tutti i nuclei degli elementi chimici, facendo sì che esistano gli isotopi di un elemento, che differiscano solo per il numero di neutroni nel loro nucleo; fa eccezione il nucleo più semplice, il prozio, primo isotopo dell'idrogeno, che contiene solo un protone ed è stabile. Eccetto questo caso, la presenza dei neutroni è essenziale per la loro stabilità. Il numero di neutroni negli isotopi stabili di un elemento tende a crescere maggiormente rispetto al numero di protoni dell'elemento: il rapporto N/Z, che per elementi leggeri è intorno a 1, può arrivare a circa 1,5 per quelli più pesanti.[5]

Il neutrone ha una massa a riposo di 939,565 MeV/c²,[6] leggermente superiore a quella del protone, e questo comporta che, contrariamente al protone, al di fuori del nucleo è instabile con una vita media di circa 15 minuti,[7] decadendo in un protone, un elettrone e un antineutrino elettronico secondo la reazione (decadimento beta); l'energia rilasciata è 0,782±0,013 MeV e si manifesta come energia cinetica delle particelle prodotte.[8] Questa energia risulta dalla differenza, moltiplicata per c², tra la massa a riposo del neutrone e la somma di quella del protone (938,272 MeV/c²), dell'elettrone (0,511 MeV/c²) e dell'antineutrino (trascurabile).[9]

La sua antiparticella è l'antineutrone,[10] che ha la stessa massa, carica (nulla) e spin ed è composto dagli antiquark corrispondenti del neutrone. L'antineutrone è ugualmente soggetto al decadimento beta con la stessa vita media, dando luogo a un antiprotone, un positrone e un neutrino elettronico, con la stessa energia di decadimento. Il suo numero barionico è -1, l'opposto di quello del neutrone.

  1. ^ Dirk Dubbers e Michael G. Schmidt, The neutron and its role in cosmology and particle physics (PDF), su arXiv, p. 24.
  2. ^ The Color Force, su hyperphysics.phy-astr.gsu.edu. URL consultato il 12 marzo 2024.
  3. ^ Spin classification of particles, su hyperphysics.phy-astr.gsu.edu. URL consultato il 3 marzo 2024.
  4. ^ The Atom and Electromagnetic Radiation, su Purdue University.
  5. ^ (EN) W. Gelletly, A Review of: “Nucleus: A trip into the heart of matter. By R. Mackintosh, J. Ai-Khalili, B. Jonson, and T. Pena, The Johns Hopkins University Press, Baltimore, MD, 2001 ISBN 0-801 8-6860-2”, in Nuclear Physics News, vol. 12, n. 2, 2002-01, pp. 38–38, DOI:10.1080/10506890208232671. URL consultato il 3 marzo 2024.
  6. ^ physics.nist.gov, https://physics.nist.gov/cgi-bin/cuu/Value?mnc2mev%7Csearch_for=neutron. URL consultato il 3 marzo 2024.
  7. ^ K Nakamura, Review of Particle Physics, in Journal of Physics G: Nuclear and Particle Physics, vol. 37, 7A, 1º luglio 2010, pp. 075021, DOI:10.1088/0954-3899/37/7a/075021. URL consultato il 3 marzo 2024.
  8. ^ (EN) K. Heyde Taylor e Francis, Basic Ideas and Concepts in Nuclear Physics: An Introductory Approach, 3ª ed., 2004, DOI:10.1201/9781420054941, ISBN 978-0-7503-0980-6.
  9. ^ Giorgio Bendiscioli, 7.2 Condizione energetica per il decadimento β, in Fenomeni radioattivi, 2ª ed., Springer, 2013, pp. 163-164, DOI:10.1007/978-88-470-5453-0, ISBN 978-88-470-5452-3.
  10. ^ (EN) Bruce Cork, Glen R. Lambertson e Oreste Piccioni, Antineutrons Produced from Antiprotons in Charge-Exchange Collisions, in Physical Review, vol. 104, n. 4, 15 novembre 1956, pp. 1193–1197, DOI:10.1103/PhysRev.104.1193. URL consultato il 18 settembre 2022.

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