L'Azoth (o Azoto), in alchimia, è un solvente o un farmaco universale,[1] affine ad altre sostanze sottili come l'etere o l'alkahest, che si otterrebbe disciogliendo lo spirito vitale nascosto nella materia grossolana. A partire dall'azoth sarebbe stato possibile cristallizzare la pietra filosofale e operare ogni sorta di trasmutazione: esso fu perciò oggetto della visione e delle ricerche di svariati alchimisti.
Simbolizzato a volte dal caduceo, l'azoth riassumeva in sé una formula occulta, o costituiva anche un'espressione poetica per indicare il mercurio,[1] elemento considerato il sostrato primordiale di ogni metallo, come nella terminologia utilizzata da Paracelso:
«Azoth, in Paracelso, significa il Mercurio vivo, estratto da un qualsiasi corpo metallico; più propriamente, è il Mercurio corporeo [...] In Paracelso, indica la Medicina universale [...] che contiene in sé le virtù di ogni altra medicina [...] Si dice che ne portasse sempre un poco con sé, racchiuso nel pomo della spada.»