Claustro | |
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Anatomia del Gray | (EN) Pagina 836 |
Sistema | Sistema nervoso centrale |
Identificatori | |
MeSH | A08.186.211.200.885.287.249.320 |
TA | A14.1.09.421 |
FMA | 67440 |
ID NeuroLex | birnlex_1522 |
Il claustro (dal Latino claustrum: "luogo chiuso" o "recinzione") è una sottile lamina di sostanza grigia che si connette alle regioni corticali (come la corteccia pre-frontale e la corteccia parietale) o a quelle subcorticali (come il talamo).[1][2][3]
Lateralmente è separato dal lobo dell'insula mediante la capsula estrema e medialmente è separato dal putamen con la capsula esterna.[1][4]
Antero-inferiormente si continua con la sostanza perforata anteriore, l'amigdala e la corteccia pre-piriforme. È distinto in claustro insulare ed in un claustro temporale o pre-piriforme.
Riceve il nutrimento dall'arteria cerebrale media.[1]
È considerata la struttura più inter-connessa all'interno del telencefalo che permette, quindi, di integrare molteplici stimoli corticali (come gli stimoli visivi, acustici e tattili) in un'unica esperienza.[4][5] A causa del limitato numero di individui che soffrono di lesioni al claustro e a causa della scarsa risoluzione del neuroimaging, studiare questa struttura anatomica è estremamente complesso.[4]
Il claustro è composto da numerosi tipi cellulari che differiscono in forma, dimensione e composizione neurochimica.[4] Sono stati individuati cinque esemplari (di forma piramidale, fusiforme o circolare) e la maggior parte di loro ricorda, per morfologia, i neuroni piramidali della corteccia telencefalica.[6] Il tipo predominante è il neurone di tipo 1, una grande cellula coperta da numerose spine dendritiche.
Il claustro si connette alla corteccia in maniera ipsilaterale (senza decussare) e agisce da catalizzatore di input corticali. In questo modo, le informazioni che risiedono nella corteccia vanno a sincronizzarsi le une con le altre. Senza il claustro, un individuo non riuscirebbe a rispondere in maniera efficace a stimoli complessi. Uno dei ruoli che si pensa essere proprio del claustro riguarda la capacità di scegliere tra informazioni utili e non utili, in modo tale da poter ignorare queste ultime.
La componente corticale deputata alla coscienza è composta dalla corteccia frontale, la corteccia parietale, la corteccia cingolata e il precuneo. Dal momento che il claustro risulta essere specialmente connesso con queste aree cerebrali, si pensa che possa giocare un ruolo nell'attenzione e nella coscienza. I circuiti neuronali che mediano l'attenzione e la coscienza implicano numerose aree corticali, molte delle quali si connettono ai neuroni del claustro.
Precedenti studi clinici suggeriscono che i processi che portano alla coscienza siano lateralizzati all'emisfero sinistro (nell'uomo).