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Furutaka

Furutaka
Descrizione generale
TipoIncrociatore pesante
ClasseFurutaka
ProprietàMarina imperiale giapponese
Ordine1922
CantiereMitsubishi (Nagasaki)
Impostazione5 dicembre 1922
Varo25 febbraio 1925
Completamento31 marzo 1926
Radiazione10 novembre 1942
Destino finaleAffondato il 12 ottobre 1942 dopo la battaglia di Capo Speranza
Caratteristiche generali
Dislocamento8 230 t
9 580 t
Lunghezza183,53 m
Larghezza15,77 m
Pescaggio5,56 m
Propulsione12 caldaie Kanpon e 4 turbine Mitsubishi-Parsons a ingranaggi a vapore; 4 alberi motore con elica (102 000 shp)
Velocità34,5 nodi (66 km/h)
Autonomia6 000 miglia a 14 nodi (11 100 chilometri a 26,60 km/h)
Equipaggio625
Armamento
Armamento
  • 6 cannoni da 200 mm Type 3 modello 1
  • 4 cannoni Type 11 da 76 mm
  • 2 mitragliatrici da 7,7 mm
  • 12 tubi lanciasiluri da 610 mm
Corazzatura
  • Cintura: 76 mm
  • Ponti: 32 mm (coperta); 48 mm (primo)
  • Barbette/magazzini: 50 mm
  • Torri: 25 mm
Mezzi aerei2 idrovolanti
Note
Dati riferiti all'entrata in servizio
Fonti citate nel corpo del testo
voci di incrociatori presenti su Wikipedia

Il Furutaka (古鷹? lett. "Falcone maggiore")[1] è stato un incrociatore pesante appartenente alla Marina imperiale giapponese, prima ed eponima unità della stessa classe e così nominato dall'omonimo monte che sorge sull'isola di Etajima (prefettura di Hiroshima). Fu varato dal cantiere navale di Nagasaki nel febbraio 1925.

Dal momento dell'entrata in servizio nel marzo 1926 e fino al 1931 attese a periodiche esercitazioni e operò sia nelle acque giapponesi, sia in quelle cinesi. Dopo una prima ricostruzione tra 1931 e 1933, tornò operativo con la 6ª e la 7ª Divisione incrociatori. Dall'aprile 1937 all'aprile 1939 andò incontro a una profonda opera di ammodernamento che lo dotò di tre torri binate, apparato motore più potente, armi contraeree più numerose e numerose altre migliorie. Definitivamente integrato nella 6ª Divisione, prestò servizio per lo più nelle acque giapponesi.

Al momento dell'attacco di Pearl Harbor (7 dicembre 1941) si trovava in navigazione verso Guam nelle isole Marianne che però fu conquistata prima del suo arrivo. Spostatosi a Truk, fornì supporto e protezione alla conquista di Rabaul (gennaio 1942) e tentò invano, con il resto della 6ª Divisione, di intercettare una Task force statunitense che aveva colpito le isole Marshall; coprì dunque le operazioni anfibie nelle isole Salomone settentrionali e in Nuova Guinea. A maggio partecipò alla battaglia del Mar dei Coralli senza arrivare a contatto con le forze navali di superficie avversarie e giugno fu oggetto di un ciclo di revisioni in Giappone. Inviato nuovamente nel Pacifico meridionale, nella notte dell'8-9 agosto 1942 prese parte alla vittoriosa battaglia dell'isola di Savo ingaggiata per respingere gli statunitensi, sbarcati su Guadalcanal; non subì alcun danno ma la distruzione della flotta d'invasione non fu ottenuta. Dopo aver partecipato marginalmente alla battaglia delle Salomone Orientali, rimase per il mese di settembre nel settore isole Salomone-isole dell'Ammiragliato.

Nella notte tra l'11 e il 12 ottobre 1942 fu inviato assieme agli incrociatori pesanti Aoba, Kinugasa e ai cacciatorpediniere Hatsuyuki e Fubuki a bombardare la pista aerea "Henderson"; tuttavia le navi nipponiche s'imbatterono nella Task force 64 del contrammiraglio Norman Scott che inflisse loro danni molto gravi. Il Furutaka fu devastato da decine di proiettili e un siluro ne distrusse parte dell'apparato motore; andato alla deriva, affondò nelle prime ore del 12 ottobre con circa trenta morti tra l'equipaggio. I superstiti furono per lo più salvati, mentre un centinaio fu catturato.

  1. ^ (EN) Japanese Ship Names, su combinedfleet.com. URL consultato il 24 ottobre 2015.

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