Il vergobret (o vergobreto, in latino vergobretus), nel mondo celtico della tarda età di La Tène, era la figura politica che, in un buon numero di città galliche del I secolo a.C., ed in particolare tra gli Edui, ricopriva la magistratura suprema, detenendo quello che oggi chiameremmo il potere esecutivo.
Le sue caratteristiche ci sono state tramandate essenzialmente da Giulio Cesare e riguardano principalmente il popolo degli Edui, alleato di Roma nelle guerre galliche. Si ritiene comunque che siano estensibili a situazioni simili
Si trattava di una carica temporanea ed elettiva, ma non democratica, inserita in quel complesso sistema di potere oligarchico che accompagnò la fioritura urbanistica del mondo celtico tra il II e il I secolo a.C. e che garantiva l'egemonia all'onnipotente aristocrazia emersa nel processo di urbanizzazione. Il vergobret era infatti affiancato da altri istituti e condizionato da un sistema di vincoli e influenze (tra cui, ad esempio, l'ingerenza e la tutela da parte della classe druidica, anch'essa di espressione aristocratica) e il suo potere si limitava a materie di ordinaria amministrazione.
Dopo la conquista romana, al pari di altri elementi del sistema urbano celtico, conobbe una forma di romanizzazione che ne decretò l'assimilazione a una figura della magistratura romana di rango pretorio.