Xantene | |
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Nome IUPAC | |
9H-xantene | |
Nomi alternativi | |
dibenzo[b,e]pirano 10H-9-ossaantracene | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C13H10O |
Massa molecolare (u) | 182,22 |
Aspetto | solido cristallino giallo |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 202-194-4 |
PubChem | 7107 |
SMILES | C1C2=CC=CC=C2OC3=CC=CC=C31 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,04 |
Indice di rifrazione | 1,5994 (25 °C) |
Solubilità in acqua | praticamente insolubile |
Temperatura di fusione | 101 °C |
Temperatura di ebollizione | 311 °C |
Indicazioni di sicurezza | |
Lo xantene (nome sistematico: 9H-xantene) è un composto eterociclico aromatico e in particolare è anche un etere diarilico triciclico, la cui formula molecolare è C13H10O.[1] La molecola è composta da due anelli benzenici che sono uniti, tramite le rispettive posizioni ortofenileniche (1,2-C6H4<),[2] da un ponte metilene (>CH2) e da un atomo di ossigeno a ponte, formando così l'anello centrale,[3] che non è aromatico, a differenza degli altri due.
Il composto in sé è poco conosciuto, ma diversi suoi derivati, specialmente i coloranti, sono molto meglio noti e descritti.[4]
Il tioetere corrispondente dello xantene, con lo zolfo al posto dell'ossigeno, è il tioxantene.[1][5] Il corrispondente chetone, con un carbonile a ponte (>C=O) al posto del metilene, è lo xantone, un composto più diffuso, dal quale lo si può ottenere per riduzione.[6] Il prodotto di riduzione intermedia dello xantone è lo xantidrolo (>CHOH).[7] È noto anche il suo 9,9-dimetilderivato (>CMe2).[8]