Il corporativismo è una dottrina e prassi politico-sociale inizialmente ispirata all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali e in seguito ripresa dal fascismo,[1] che ne ha fatto uso attraverso le corporazioni delle arti e mestieri che controllavano la vita cittadina in molte istituzioni comunali nell'Italia medievale. Nella sua accezione attuale, si intende per corporativismo un sistema economico in cui gli scambi ed i rapporti non sono regolati dalle leggi di mercato, prima fra tutte quella di domanda e offerta, ma da affinità sociali, culturali o familiari.