Abelisauridae | |
---|---|
Scheletro di Carnotaurus, un classico abelisauride, al Chlupáč Museum, Praga | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | Saurischia |
Sottordine | Theropoda |
Clade | †Abelisauria |
Famiglia | †Abelisauridae Bonaparte & Novas, 1985 |
Nomenclatura binomiale | |
†Abelisaurus comahuensis Bonaparte & Novas, 1985 | |
Sottofamiglia | |
Abelisauridae (il cui nome significa "lucertole di Abel") è una famiglia (o clado) di grandi dinosauri teropodi ceratosauri, che prosperarono durante tutto il periodo Cretaceo, in quello che allora era il super-continente di Gondwana, mentre oggi i loro fossili sono stati ritrovati in Africa, Sud America, India e anche sull'isola di Madagascar. Alcuni resti frammentari sono stati ritrovati anche nel Portogallo del Giurassico;[2] inoltre vi è la conferma di almeno due generi di abelisauridi in Europa.[1] I primi abelisauridi apparvero all'inizio del Giurassico medio, e sappiamo che almeno una specie (Majungasaurus) sopravvisse fino all'estinzione di massa dei dinosauri, 66 milioni di anni fa.
Come la maggior parte dei teropodi, gli abelisauridi erano carnivori bipedi. Le loro caratteristiche principali erano le zampe posteriori lunghe adatte alla corsa, corporatura massiccia, braccia atrofiche e un muso corto e schiacciato spesso ornato di corna o spunzoni ossei. La maggior parte degli abelisauridi noti aveva dimensioni comprese tra i 5 e i 9 metri (tra i 17 e i 30 piedi) di lunghezza, dal muso alla punta della coda, fatta eccezione per un nuovo esemplare non ancora descritto ritrovato nel nord-ovest del Turkana, in Kenya, Africa, che pare abbia raggiunto una lunghezza tra gli 11 e i 12 metri (dai 36 ai 39 piedi).[3] Prima della creazione della famiglia degli abelisauridi, si pensava che i loro resti appartenessero ad una nuova categoria di tirannosauridi sudamericani.[4]