Alfabeto glagolitico

Storia dell'alfabeto

Media età del bronzo XIX secolo a.C.

Meroitico III secolo a.C.
Ogamico IV secolo d.C.
Scrittura mongola 1204 d.C.
Hangŭl 1443 d.C.
Sillabico canadese 1840 d.C.
Deseret 1850 d.C.
Zhuyin 1913 d.C.
Ol Chiki 1925 d.C.
Mandombe 1978 d.C.
Il più antico documento scritto in glagolitico croato della Croazia: Bašćanska ploča, la lapide di Bescanuova, intorno al 1100, isola di Veglia

L'alfabeto glagolitico (glagolitsa) è il più antico alfabeto slavo conosciuto. Venne creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all'862-863 al Monastero di Polychron per tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico.

Il nome, di origine tarda, deriva dal sostantivo glagolŭ ("verbo", ma è anche il nome della lettera "G"), o dal verbo glagolati ("parlare"). Altre fonti antiche, come gli scritti del monaco bulgaro Černorizec Hrabăr, lo definiscono semplicemente con il termine scrittura slava.

L'alfabeto glagolitico ha circa 40 caratteri, a seconda delle varianti. 24 caratteri glagolitici sono derivati probabilmente da grafemi del corsivo medievale greco, a cui venne dato un disegno ornamentale. Una teoria afferma che l'alfabeto glagolitico fosse basato sulle antiche rune slave (chrti i rezi, linee e tacche), che, come le rune germaniche, venivano usate solo nei testi sacri della religione slava precristiana.

Attualmente il glagolitico è utilizzato nella liturgia in Croazia, mentre intorno al X secolo presso gli altri popoli slavi che ne facevano uso fu sostituito dalla sua derivazione, il cirillico.


Alfabeto glagolitico

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