L'alfabeto glagolitico (glagolitsa) è il più antico alfabeto slavo conosciuto. Venne creato dal missionario Cirillo, insieme a suo fratello Metodio, intorno all'862-863 al Monastero di Polychron per tradurre la Bibbia e altri testi sacri in antico slavo ecclesiastico.
Il nome, di origine tarda, deriva dal sostantivo glagolŭ ("verbo", ma è anche il nome della lettera "G"), o dal verbo glagolati ("parlare"). Altre fonti antiche, come gli scritti del monaco bulgaro Černorizec Hrabăr, lo definiscono semplicemente con il termine scrittura slava.
L'alfabeto glagolitico ha circa 40 caratteri, a seconda delle varianti. 24 caratteri glagolitici sono derivati probabilmente da grafemi del corsivo medievale greco, a cui venne dato un disegno ornamentale. Una teoria afferma che l'alfabeto glagolitico fosse basato sulle antiche rune slave (chrti i rezi, linee e tacche), che, come le rune germaniche, venivano usate solo nei testi sacri della religione slava precristiana.
Attualmente il glagolitico è utilizzato nella liturgia in Croazia, mentre intorno al X secolo presso gli altri popoli slavi che ne facevano uso fu sostituito dalla sua derivazione, il cirillico.