Il bondage (termine derivante dalla lingua inglese media)[1], o in italiano bondaggio[2], è una pratica in cui si immobilizza un partner consenziente o se ne limita temporaneamente la capacità sensoriale. È possibile legare con corde, corsetti, cappucci, bavagli, catene o altro. In generale il bondage si basa sull'impedimento consensuale della libertà fisica di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire. Il bondage più comune è il rope bondage, effettuato con corde di vari materiali, in stile occidentale o in stile tradizionale shibari (giapponese), oppure nello stile "statunitense", o nello stile "macramè", che ha un approccio puramente decorativo.
Il bondage è una pratica tra adulti consenzienti, intrapresa conoscendone i rischi e le conseguenze, il cui scopo principale è vivere le emozioni che queste pratiche danno. Nel bondage si vivono forti emozioni fisiche, date dalla costrizione stessa e dalle posture del corpo, ma ancor più mentali, quali lo scambio di fiducia estremo che si instaura, e l'abbandono che si vive all'interno della costrizione.