Cimone | |
---|---|
Cimone, dal Promptuarii Iconum Insigniorum | |
Nascita | Atene, 510 a.C. |
Morte | Larnaca, 450 a.C. |
Religione | Religione greca |
Dati militari | |
Paese servito | Antica Atene |
Anni di servizio | 480 a.C. - 450 a.C. |
Grado | stratego comandante della flotta della lega delio-attica |
Comandanti | Aristide |
Guerre | Guerre persiane Guerre della lega delio-attica |
Battaglie | Battaglia di Salamina Battaglia dell'Eurimedonte Battaglia di Salamina in Cipro |
Altre cariche | politico |
[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Cimone (in greco antico: Κίμων?, Kímon; Atene, 510 a.C. – Larnaca, 450 a.C.) è stato un generale e politico ateniese, rappresentando una figura politica importante negli anni 470 e 460 a.C..
Ebbe un ruolo chiave nella creazione del grande impero marittimo ateniese in seguito al fallimento dell'invasione persiana della Grecia da parte di Serse nel 480-479 a.C. Cimone divenne un riconosciuto eroe militare e fu elevato al rango di ammiraglio dopo aver combattuto la battaglia di Salamina.
Una delle sue più grandi imprese fu la distruzione di una flotta persiana e dell'esercito alla battaglia del fiume Eurimedonte nel 466 a.C. Nel 462 a.C. condusse una fallita spedizione per supportare gli Spartani durante una rivolta degli Iloti. Come risultato, fu licenziato e ostracizzato da Atene nel 461 a.C.; nonostante ciò, fu richiamato dal suo esilio prima del previsto termine di dieci anni per concludere un trattato di pace quinquennale tra Sparta e Atene nel 451 a.C.. A causa del suo coinvolgimento in leggi a favore di Sparta, fu spesso definito un laconista. Cimone guidò inoltre il partito aristocratico ateniese contro Pericle e si oppose alla rivoluzione democratica di Efialte, cercando di mantenere il controllo del partito conservatore sulle istituzioni ateniesi.