Cupìdo (Desiderio, pl. Cupidines) o Amor (Amore, pl. Amores)[3] sono le denominazioni in lingua latina di Eros, dio dell'amore divino e del desiderio sessuale appartenente al pantheon della religione e della mitologia greca.
Da tener presente che:
«Un tale dio non ha niente a che fare con la religione romana, né per quanto riguarda un suo culto (salvo, talora, come paredro della propria madre Venere o in pratiche private): deriva piuttosto dalla poesia e dall'arte greca, e in particolare dalla rappresentazione che di esso aveva diffuso la cultura ellenistica (un fanciullo alato, spesso capriccioso, con arco e frecce).»
(Dizionario della civiltà classica ( a cura di F.Ferrari, M. Fantuzzi, M.C. Martinelli, M.S. Mirto). Milano, Rizzoli, 2001, vol.1, p. 719)
^Metamorphoseon libri, anche conosciuta come L'asino d'oro (Asinus aureus)
^Questa versione della fabula è in Ovidio, Fasti, III, 11 e sgg.
^I due nomi ricorrono senza apparente diversità, si ritiene che Cupìdo possa risultare più antico, mentre Amor è maggiormente presente in letteratura. I termini plurali ricorrono a indicare una molteplicità di potenze divine. Cfr. Dizionario della civiltà classica (a cura di F.Ferrari, M. Fantuzzi, M.C. Martinelli, M.S. Mirto). Milano, Rizzoli, 2001, vol.1, p. 719.