Diego Armando Maradona | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Maradona capitano del Napoli nel 1988 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Argentina | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 165[1] cm | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 70 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 25 ottobre 1997 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Diego Armando Maradona (Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo argentino di ruolo centrocampista offensivo, campione del mondo nel 1986 e vicecampione del mondo nel 1990 con la nazionale argentina.
Soprannominato El Pibe de Oro[3] ("il ragazzo d'oro"), è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.[4][5][6][7][8][9][10][11][12][13][14][15][16][17][18]
In una carriera da professionista più che ventennale militò nell'Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell's Old Boys. Con la nazionale argentina partecipò a ben quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986; i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono inizialmente due record, successivamente battuti.[19] Contro l'Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano noto come mano de Dios.
Sebbene non poté mai entrare nelle graduatorie del Pallone d'oro perché fino al 1994 il premio era riservato ai giocatori europei, nel 2016 la rivista francese France Football, in occasione del 60º anniversario del premio, pubblicò una lista rivisitata dei vincitori nominati prima del 1995 nella quale Maradona viene ritenuto vincitore di due edizioni (1986, 1990).[20] Nel 1996 ricevette inoltre dalla stessa rivista il Pallone d'oro alla carriera.[21] Ha comunque ricevuto altri numerosi riconoscimenti individuali: condivise con Pelé il premio ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo,[22] e nel 1993 venne insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre, tributatogli dalla federazione calcistica dell'Argentina.[8] Nel 2002 fu inserito nella FIFA World Cup Dream Team,[23] selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali, ottenendo, tra gli undici della squadra ideale, il maggior numero di voti. Occupa la 2ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer[24] e la 5ª posizione in quella stilata dall'IFFHS.[25] Quest'ultima rivista lo ha posizionato inoltre secondo nella classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo[26] mentre la FIFA lo ha invece piazzato alla medesima posizione nella classifica dei migliori numeri dieci della storia del calcio, entrambe le volte dietro al solo Pelè.[27][28] Nel 2004 venne inserito inoltre proprio da quest'ultimo nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, stilata in occasione del centenario della federazione.[7] Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri.[9]
Tra le figure più controverse e iconiche della storia dello sport per la sua personalità eccentrica e polarizzante dentro e fuori dal campo, fu sospeso due volte dal calcio giocato per uso di prodotti ad azione stimolante: una prima volta per uso di cocaina nel 1991 ed una seconda per positività ai test antidoping, al mondiale degli Stati Uniti 1994, per uso di efedrina, sostanza illegale spesso utilizzata per perdere peso. Commissario tecnico dell'Argentina per un breve periodo alla fine degli anni duemila, dopo il ritiro ufficiale dal calcio nel 1997, Maradona subì un aumento eccessivo di peso (risolto con l'aiuto di un bypass gastrico) e le conseguenze della dipendenza dalla cocaina, dalla quale si liberò dopo lunghi soggiorni in centri di disintossicazione.[29]
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