Epsilon Eridani

ε Eridani
Fotografia di ε Eridani ripresa dall'Osservatorio astronomico di Palomar.
ClassificazioneNana arancione
Classe spettraleK2 V[1]
Tipo di variabileBY Draconis[2]
Distanza dal Sole10,45 anni luce (3,203 parsec)[3]
CostellazioneEridano
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta3h 32m 55,84496s[1]
Declinazione−09° 27′ 29,7312″[1]
Lat. galattica−48,0513°[1]
Long. galattica195,8446°[1]
Dati fisici
Diametro medio1 030 000 km[4]
Raggio medio0,74[4] R
Massa
0,82[5] M
Periodo di rotazione11,7 giorni[6]
Temperatura
superficiale
Luminosità
0,34[7] L
Indice di colore (B-V)0,88[1]
Metallicità83% rispetto al Sole[3]
Età stimata440 milioni di anni[8]
Dati osservativi
Magnitudine app.+3,73[1]
Magnitudine ass.+6,18[9]
Parallasse310,94 ± 0,16 mas[1]
Moto proprioAR: −975,17 mas/anno
Dec: 19,49 mas/anno[1]
Velocità radiale+15,5 km/s[1]
Nomenclature alternative
Gliese 144, HD 22049, HIP 16537, HR 1084, SAO 130564

Epsilon Eridani (ε Eridani / ε Eri), o Ran[10], è una stella visibile nella costellazione di Eridano, di magnitudine 3,73. Osservabile da tutte le regioni abitate della Terra in virtù della sua declinazione (circa 9,5° a sud dell'equatore celeste), la stella si trova ad una distanza di 10,5 anni luce dal sistema solare[9] che la rende la terza stella più vicina visibile ad occhio nudo nel cielo notturno terrestre, dopo α Centauri e Sirio, nonché una delle stelle più vicine al sistema solare in assoluto, in particolare la più vicina stella singola simile al Sole.

ε Eridani è una stella di sequenza principale complessivamente più piccola del Sole, dal momento che possiede circa l'82% della sua massa, il 74% del suo raggio e il 34% della sua luminosità. È una stella relativamente povera in elementi pesanti; classificata come una nana arancione di classe K2V, è variabile del tipo BY Draconis ed è caratterizzata da una temperatura superficiale di poco superiore ai 5000 K. La stella ruota sul proprio asse in circa 11 giorni; questa rapida rotazione, associata alle caratteristiche spettrali e alla presenza di un intenso campo magnetico, inducono a ritenere che si tratti di un astro piuttosto giovane, con un'età stimata non superiore a 500 milioni di anni[8][11].

Secondo i dati ottenuti dal telescopio spaziale Spitzer, attorno alla stella orbiterebbero due cinture asteroidali, distanti dal centro del sistema rispettivamente 3 e 20 unità astronomiche, e un ampio disco di corpi ghiacciati (probabilmente comete), residuato dalla formazione del sistema, posto ad una distanza di 35-90 UA[12].

Lo studio delle periodiche variazioni rilevate nella misurazione della velocità radiale della stella indica la probabile presenza di un pianeta, denominato ε Eridani b, la cui scoperta è stata annunciata nel 2000[13]. Nonostante la sua esistenza sia stata a lungo oggetto di controversie, per via delle interferenze esercitate sulla misurazione della velocità radiale dalla variabilità della stella, molti astronomi ritengono concreta la presenza dell'esopianeta[11][14][15]; per questo ε Eridani è stata considerata la stella più vicina al Sole a possedere un sistema planetario fino alla scoperta di α Centauri Bb. Inoltre è stata ipotizzata la presenza di un secondo pianeta, denominato ε Eridani c, per spiegare le disomogeneità osservate all'interno della cintura asteroidale esterna; tale pianeta non è però stato confermato[16].

La prossimità e la relativa somiglianza al Sole, aggiunta alla presenza di un sistema planetario, ha fatto di ε Eridani uno degli obiettivi di un possibile futuro viaggio di sonde interstellari[17]; per gli stessi motivi è stata a lungo un obiettivo del programma SETI ed è stata citata come ambientazione in numerosi racconti di fantascienza[18].

  1. ^ a b c d e f g h i j Epsilon Eri - Variable of BY Dra type, su SIMBAD, Centre de données astronomiques de Strasbourg. URL consultato il 15 dicembre 2012.
  2. ^ AAVSO International Variable Star Index VSX (Watson+, 2006-2012), su vizier.u-strasbg.fr, AAVSO. URL consultato il 9 febbraio 2013.
  3. ^ a b c P. Petit et al., Multi-instrumental view of magnetic fields and activity of ɛ Eridani with SPIRou, NARVAL, and TESS (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 648, A55, 2021. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  4. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Demory
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Gonzales
  6. ^ Stellar rotation periods and X-ray luminosities (Wright+, 2011), su vizier.u-strasbg.fr, Dati sul sito VizieR. URL consultato il 9 febbraio 2013.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Saumon
  8. ^ a b M. Coffato et al., An X-ray activity cycle on the young solar-like star ɛ Eridani (PDF), in Astronomy and Astrophysics, vol. 636, A49, aprile 2020. URL consultato il 10 ottobre 2023.
  9. ^ a b Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy & Astrophysics Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
  10. ^ iau1514 — Press Release - Final Results of NameExoWorlds Public Vote, su iau.org, Unione Astronomica Internazionale, 15 dicembre 2015.
  11. ^ a b Janson, M. et al., A comprehensive examination of the ε Eridani system. Verification of a 4 micron narrow-band high-contrast imaging approach for planet searches, in Astronomy and Astrophysics, vol. 488, n. 2, settembre 2008, pp. 771-780, DOI:10.1051/0004-6361:200809984. URL consultato il 12 gennaio 2013.
  12. ^ D. Backman et al., Epsilon Eridani's planetary debris disk: structure and dynamics based on Spitzer and CSO observations, in The Astrophysical Journal, vol. 690, n. 2, 2008, pp. 1522-1538, DOI:10.1088/0004-637X/690/2/1522. URL consultato il 12 gennaio 2013.
  13. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Hatzes
  14. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Brogi
  15. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Reidemeister
  16. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Quillen
  17. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Forward
  18. ^ Alan Boyle, The case for Pluto: how a little planet made a big difference, 2009, ISBN 0-470-50544-3.

Epsilon Eridani

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