Santi Faustino e Giovita | |
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I santi Faustino e Giovita nella Pala della Mercanzia di Vincenzo Foppa | |
Martiri | |
Nascita | Pregno di Villa Carcina[1] |
Morte | 15 febbraio 120-134 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Santuario principale | Chiesa dei Santi Faustino e Giovita, Brescia |
Ricorrenza | 15 febbraio |
Attributi | Veste militare romana, spada, palma del martirio, oppure vesti religiose (Faustino da presbitero, Giovita da diacono) |
Patrono di | Diocesi di Brescia. Bienno (BS), Botticino Mattina (BS), Brembate (BG), Brescia, Chiari (BS), Credera Rubbiano (CR) compatroni, Darfo Boario Terme (BS), Gravellona Lomellina (PV), Libàno (BL), Magreta (MO), Malonno (BS), Monte Isola (BS), Quinzano d'Oglio (BS), Sarezzo (BS), Sorbolo (PR), Vidolasco (CR), Villa d'Almè (BG), Fonteno (BG) |
Faustino e Giovita erano due giovani nobili bresciani[2] vissuti nel II secolo d.C., che intrapresero la carriera militare e divennero cavalieri. In seguito furono convertiti al cristianesimo dal vescovo Apollonio e subirono il martirio tra il 120 e il 134, per non aver voluto sacrificare agli dèi. Sono venerati dalla Chiesa cattolica come santi, si festeggiano il 15 febbraio e sono patroni della città e della diocesi di Brescia e della parrocchia di Sorbolo, di Chiari, di Sarezzo e della città di Darfo Boario Terme.