«Non cercate nulla dietro ai fenomeni: essi stessi sono la teoria.»
La fenomenologia (dal greco φαινόμενον, fainòmenon, «che appare», e λόγος, lògos, «discorso») è una disciplina filosofica fondata da Edmund Husserl (1859-1938), membro della Scuola di Brentano,[1] che designa lo studio dei fenomeni in ambito filosofico per come questi si manifestano, nella loro apparenza, alla coscienza intenzionale del soggetto, indipendentemente dalla realtà fisica esterna, il cui valore di esistenza viene messo per così dire «tra parentesi».[2]
La fenomenologia ha avuto una profonda influenza sull'esistenzialismo in Germania e Francia, ma anche sulle scienze cognitive odierne e nella filosofia analitica.