George Harrison | |
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George Harrison alla Casa Bianca nel 1974 | |
Nazionalità | Regno Unito |
Genere | Rock[1] Pop[1] |
Periodo di attività musicale | 1958 – 2001 |
Strumento | voce, chitarra, sitar, basso, pianoforte, tastiera, moog, minimoog, mellotron, armonica a bocca, ukulele, banjo, tambura, tanbur |
Gruppi | The Quarrymen, The Beatles, Traveling Wilburys |
Album pubblicati | 21 |
Studio | 12 |
Live | 3 |
Raccolte | 4 |
Sito ufficiale | |
George Harrison (Liverpool, 25 febbraio 1943[2] – Los Angeles, 29 novembre 2001[3]) è stato un cantautore, polistrumentista, compositore, attore, produttore cinematografico e discografico britannico.
Dal 1960 al 1970 fu il chitarrista solista e cantante dei Beatles; dopo lo scioglimento del gruppo (il cui ultimo atto coincise, nel gennaio 1970, con la seduta di studio della canzone scritta proprio da Harrison I Me Mine) ha intrapreso la carriera individuale, sia come musicista sia come produttore musicale e cinematografico. Fu anche un fondatore e membro del gruppo dei Traveling Wilburys.
Durante gli anni trascorsi con i Beatles realizzò venticinque canzoni. Tutti gli album del gruppo da With the Beatles contenevano generalmente due o più brani di sua composizione; molto celebri sono i suoi brani composti negli ultimi anni del gruppo; While My Guitar Gently Weeps, Something e Here Comes the Sun. Dopo lo scioglimento del gruppo realizzò il suo primo album solista, contenente molti brani che non erano stati pubblicati negli ultimi album dei Beatles, All Things Must Pass;[4] in aggiunta al lavoro solista collaborò anche con Ringo Starr, Eric Clapton,[5] Jeff Lynne[6] e Tom Petty.
Harrison conobbe la cultura e la musica indiana nella seconda metà degli anni sessanta e ne divenne profondo estimatore; introdusse notevoli sonorità di origine indiana sia nei Beatles, sia nel lavoro solista. Assieme al musicista indiano Ravi Shankar organizzò, nell'agosto 1971, il celebre The Concert for Bangladesh, primo concerto benefico nella storia della musica, in cui parteciparono anche Starr, Clapton, Shankar e Bob Dylan; in tale occasione si stava per realizzare una reunion dei Fab Four, ma John Lennon declinò l'invito poiché non si voleva la partecipazione della moglie Yōko Ono, mentre Paul McCartney rifiutò a causa della presenza di Allen Klein fra gli organizzatori.[7]
Ne "La classifica dei 100 chitarristi migliori di sempre", stilata dalla rivista Rolling Stone nel 2011, Harrison compare alla posizione numero 11, in salita dalla posizione numero 21 della lista stilata dalla stessa rivista nell'anno 2003.
Il nome di Harrison figura inoltre per ben due volte nella Rock and Roll Hall of Fame, essendo stato citato nel 1988 per la sua partecipazione nei The Beatles e nel 2004 per la sua carriera solista.[8]